La Cgil di Lecce aderisce e partecipa al presidio che si terrà sabato 25 luglio, dalle ore 20, in piazza Salandra a Nardò (Le). "Considerato il momento particolarmente delicato - dichiara il segretario generale della Cgil Lecce Salvatore Arnesano - è importante in questo momento contribuire tutti a creare un clima di solidarietà e di coesione per costruire un percorso che finalmente dia una svolta a una situazione non più procrastinabile".

"Superata però la fase dell’emotività, - aggiunge Arnesano - bisogna passare ai fatti. Perché la morte sul lavoro di Mohamed non è stata una tragica fatalità, ma è il risultato di una condizione inumana, di lavoro e di vita, a cui sono costrette centinaia di persone e su cui ci sono tante responsabilità. Condizione che la nostra organizzazione denuncia da anni".

"È il momento di chiamare a responsabilità tutti, - dichiara ancora il segretario generale - dalle parti datoriali, agli organismi ispettivi e di controllo, dalle forze dell’ordine fino alle istituzioni di tutti i livelli. Dare dignità al lavoro e alle condizioni di vita delle persone: questo è l’obiettivo. Che si tratti di lavoro stabile o stagionale, che si tratti di lavoratori residenti o immigrati, l’obiettivo è garantire condizioni di lavoro e di vita che garantiscano il rispetto dei diritti sindacali e civili dei lavoratori".

All'iniziativa aderiscono molte importanti realtà del territorio tra cui Azione Cattolica, Arci, Caritas Diocesana di Nardò - Gallipoli, Cgil, Cittadinanza Attiva - Tribunale del Malato, Comunità Militante Andare Oltre - Nardò, Consiglio italiano per i rifugiati, Libera, Progetto Presidio Caritas, Sfida, Sportello immigrazione di Ambito - Coop. Rinascita, Uds