Assemblea pubblica nei pressi della Regione Lazio domani, venerdì 19 ottobre dalle 10 alle 13, per tutti i lavoratori esternalizzati che operano in ospedali e strutture sanitarie di Roma e Lazio, per richiedere a gran voce di non venire considerati uno sperpero ma una risorsa e di vedere riconosciuta professionalità e qualità del lavoro svolto.

Sono oltre ottomila i lavoratori e le lavoratrici dipendenti da aziende di servizi in appalto che operano nelle strutture sanitarie e ospedaliere di Roma e del Lazio – spiega Concetta Di Francesco, segretaria Filcams Cgil di Roma e del Lazio –, che garantiscono quotidianamente le pulizie degli ambienti, la sanificazione della sale operatorie, i pasti ai degenti e ai dipendenti, il riscaldamento, la manutenzione, la sicurezza eccetera. Ma per effetto del contenuto dei decreti legge 52/2012 e 95/2012 (la cosiddetta spending review) e soprattutto per l’interpretazione punitiva che ne ha dato la Regione Lazio nelle indicazioni fornite alle direzioni delle aziende sanitarie, la legge sulla revisione di spesa rischia di trasformarsi in un bagno di sangue per i già esigui salari degli addetti, ma soprattutto rischia di non garantire livelli civili dei servizi indispensabili svolti negli ospedali per i cittadini degenti”.

“Mentre le brutte vicende di utilizzo personale di denaro pubblico di alcuni politici laziali riempiono le pagine dei giornali anche nazionali conclude Di Francesco –, non si può contemporaneamente tagliare stipendi modesti e sudati e mettere a rischio la salubrità e il funzionamento degli ambienti sanitari".