Tra i vari effetti della crisi e della disoccupazione a livelli record, in particolare tra i giovani, c'è anche un ritorno al settore primario, all'agricoltura, come testimonia Confagricoltura, commentando i dati Istat sull'occupazione a marzo.

“In questo periodo si avvia la raccolta dei prodotti ortofrutticoli e, di conseguenza, c'è un incremento dell'occupazione stagionale nei campi. Riscontriamo un aumento di richieste di assunzione da parte di chi ha perso il lavoro in altri settori produttivi e che vede in quello primario un'opportunità per far fronte alle difficoltà del momento”, spiegano dall'associazione degli agricoltori.

Per Confagricoltura: “L'ultimo click day sugli ingressi degli stagionali ha riscontrato una diminuzione del fabbisogno di manodopera dall'estero, dato che la gran parte dei 25mila posti in meno verrà colmato da lavoratori italiani”.

“L'agricoltura non fornisce soltanto possibilità occupazionali temporanee - osserva Confagricoltura -; in quest'ottica può essere utile lo strumento dell'apprendistato per un inserimento stabile nelle aziende agricole”.

“Per fronteggiare la crisi non sono sufficienti manovre difensive - conclude Confagricoltura - servono anche interventi di tipo preventivo che consentano alle aziende agricole di mantenere i livelli occupazionali. In tal senso si stanno orientando gli altri grandi Paesi dell'Unione Europea, con l'adozione di provvedimenti straordinari per il contenimento del costo del lavoro”.