Si aggrava la crisi della lavanderia industriale Clea di Olbia (Sassari). Nei giorni scorsi l’azienda ha inviato 139 lettere di licenziamento: immediata la reazione di Cgil e Cisl che hanno indetto per oggi (lunedì 30 gennaio) uno sciopero, con presidio davanti alla sede aziendale (alle ore 7) e poi un sit-in (alle ore 11) davanti al Palazzo Municipale. “Il lavoro c'è, quello che manca è la volontà da parte dell'imprenditore di portare avanti le trattative per salvaguardare i dipendenti” spiega il segretario generale della Cgil Gallura Luisa Di Lorenzo: “La Clea rappresenta un importante tassello dell'economia locale, non acconsentiremo a perdere neanche un posto di lavoro”.

L’azienda è attualmente in liquidazione, travolta da un debito pari a cinque milioni di euro (di cui quattro dovuti alla Asl di Nuoro in seguito a una vertenza legale). La procedura per la mobilità sarà completata entro 75 giorni: tra le lavoratrici (il 90 per cento del personale è composto di donne, in media cinquantenni) la preoccupazione è fortissima, anche perché non potranno accedere agli ammortizzatori sociali, visto che nello scorso dicembre il ministero del Lavoro aveva rifiutato la richiesta di cassa integrazione in deroga e la nuova normativa non la prevede per le aziende in liquidazione.