La Grecia si ferma per un nuovo sciopero generale convocato dai sindacati che scendono in piazza contro i nuovi tagli decisi dal piano di austerity del governo, indispensabile per sbloccare il nuovo prestito di Ue ed Fmi.

Oggi, lo sciopero di 24 ore paralizza il Paese, fermando voli, ferrovie, porti, tutto il settore pubblico, musei compresi. Anche ai commercianti è stato chiesto di tenere giù le serrande, così come i docenti della scuola pubblica, dalle primarie all'università, hanno annunciato l'adesione. Braccia incrociate anche per medici e personale ospedaliero, impiegati dell'amministrazione locale e provinciale, delle dogane e degli altri uffici pubblici.

Anche Syriza, il partito di sinistra radicale all'opposizione in Grecia, sarà presente alle manifestazioni per sottolineare, come sostengono i suoi dirigenti, l'importanza delle lotte sociali per far cambiare la politica economica del governo. Lo stesso leader del partito, Alexis Tsipras, sarà presente nelle piazze di Atene da dove, secondo un comunicato del partito, farà delle dichiarazioni, mentre l’ Organizzazione dei Sindacalisti di Sinistra Radicale, invita i cittadini a partecipare allo sciopero generale, dichiarando che non sono disposti a fare nemmeno un passo indietro dalle loro posizioni.

Si tratta del terzo sciopero generale quest'anno, ma il primo contro i governo di coalizione nato nel mese di giugno, sotto la guida del conservatore, Antonis Samaras. I nuovi tagli interesseranno migliaia di funzionari che hanno già sofferto riduzioni di stipendio fino al 40 per cento negli ultimi due anni.

Anche l'età di pensionamento dovrebbe essere portata da 65 a 67 anni, appena due anni dopo un identico innalzamento. Il pacchetto di misure di austerity dovrebbe sbloccare l'accesso ai 31,5 miliardi di euro in prestito, che sono parte del piano di salvataggio accordato dalla troika (Ue, Fmi e Bce). Atene ha bisogno dei soldi per pagare stipendi e pensioni, ricapitalizzare la banche, e rimborsare oltre 6 miliardi di euro ai creditori privati; ma anche quest'ultima tornata di misure potrebbe non essere sufficiente.

Mentre i lavoratori manifestano nelle piazze, il Ministro delle Finanze Giannis Sturnaras, è riuscito dopo tante difficoltà a ‘chiudere’ il pacchetto dei tagli al bilancio, pronto a sottoporlo all’approvazione, prima dei leader dei partiti che sostengono il governo di coalizione. Secondo fonti giornalistiche, il Premier Samaras e il Ministro delle Finanze Sturnaras, dopo una riunione durata oltre tre ore, sono giunti ad un accordo sul pacchetto. Oggi il Ministro delle Finanze informerà i leader dei partiti di governo, mentre domani, salvo imprevisti, tutti si incontreranno per approvare il pacchetto, sperando di aprire la strada all’assegnazione alla Grecia della nuova tranche di aiuti.