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Il tasso di disoccupazione giovanile tra i 15 e i 24 anni ad ottobre sale al 39,8%, in aumento di 0,3 punti percentuali su base mensile, mentre scende di 1,2 punti su base trimestrale (rpt. trimestrale). Lo rileva l'Istat nei dati provvisori sul mercato del lavoro, rilevando come la fascia più colpita sia però quella che va da 34 a 49 anni, che nell'ultimo triennio hanno registrato un calo dell'occupazione del 4,4%, ovvero di 450mila unità.
Sempre ad ottobre, poi, è continuato a crescere il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni, ovvero quelle persone che non sono classificate come occupate o in cerca di occupazione: in un anno - comunicano i ricercatori dell'Istituto di statistica - il numero è aumentato di 196 mila unità (+1,4%) con un tasso di inattivi salito al 36,2%, in crescita di 0,1 punti su settembre e di 0,6 punti su ottobre 2014.
Numeri che confermano una sofferenza strutturale e un invecchiamento costante del mondo del lavoro, come aveva sottolineato solamente ieri ( 30 novembre) la Fondazione Giuseppe Di Vittorio nel suo osservatorio.Già da diversi anni, infatti, si conferma una dinamica dell'occupazione caratterizzata dalla crescita pressoché costante degli occupati di 50 anni o più (+13,9%, pari a circa +900 mila tra gennaio 2013 e ottobre 2015). A pesare, secondo i ricercatori, è l'invecchiamento della popolazione ma ancora più gli interventi che hanno allungato l'età per andare in pensione.
Nello stesso mese, invece, l'Istituto di statistica registra un nuovo calo, il secondo consecutivo, degli occupati su base mensile, con una diminuzione di 39 mila unità rispetto a settembre (-0,2%). Il calo, si elgge nelle stime, "è determinato dagli indipendenti", tra cui rientrano i lavoratori autonomi. Su base annua invece l'occupazione cresce: +75 mila persone (+0,3%). Il tasso di disoccupazione, così, ad ottobre di quest'anno si attesta all'11,5%, toccando i minimi da quasi tre anni, ovvero dal dicembre del 2012.