Ken Loach non ritirerà il Gran Premio Torino, il riconoscimento assegnato dal Torino Film Festival al regista inglese. Loach rifiuta il premio per un motivo preciso: il Museo del cinema ha esternalizzato alcuni servizi, inaugurando un processo che dopo i tagli salariali ha portato al licenziamento dei lavoratori. Il cineasta non si è limitato ad esprimere la sua solidarietà, ma ha fatto di più: premio rifiutato e richiesta al Museo di riassumere gli addetti.

La storia è l'ennesima vicenda dell'Italia in crisi. I servizi di pulizia e sicurezza del Museo nazionale del cinema sono stati esternalizzati alla Cooperativa Rear. Dopo un taglio dello stipendio, i lavoratori hanno denunciato intimidazioni e maltrattamenti, quindi molti di loro sono stati licenziati. Il Museo è tra i partner principali del festival, e questo a "red Ken" non è piaciuto.

Ken Loach spiega il rifiuto in un lungo comunicato. "E' con grande dispiacere che mi trovo costretto a rifiutare il premio che mi è stato assegnato dal Torino Film Festival, un premio che sarei stato onorato di ricevere". Quindi le ragioni: "C'è un grave problema, ossia la questione dell'esternalizzazione dei servizi che vengono svolti dai lavoratori con i salari più bassi. Come sempre, il motivo è il risparmio di denaro e la ditta che ottiene l'appalto riduce di conseguenza i salari e taglia il personale. È una ricetta destinata ad alimentare i conflitti. Il fatto che ciò avvenga in tutta Europa non rende questa pratica accettabile".

Il regista non entra nello specifico, aggiungendo che "è difficile districarsi tra i dettagli di una disputa che si svolge in un altro paese, con pratiche lavorative diverse dalle nostre". In ogni caso, "non significa che i principi non siano chiari. L'organizzazione che appalta i servizi non può chiudere gli occhi, deve assumersi la responsabilità delle persone che lavorano per lei, anche se queste sono impiegate da una ditta esterna".

"Abbiamo un film dedicato proprio a questo argomento, Bread and Roses - conclude -. Come potrei non rispondere a una richiesta di solidarietà da parte di lavoratori che sono stati licenziati per essersi battuti per i propri diritti? Non possiamo dire una cosa sullo schermo e poi tradirla con le nostre azioni".

Loach doveva presentare al festival il suo ultimo film La parte degli angeli, premio della giuria al Festival di Cannes. Si torna alla working class inglese: è la storia di un giovane senza lavoro che, dopo la nascita di un figlio, deve lottare per restare nella legalità e riuscire a sbarcare il lunario. Una storia che a Torino non si vedrà. Gli organizzatori hanno annullato le proiezioni previste e annunciato il rimborso dei biglietti già venduti.