Il 22 novembre scorso ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Finale Emilia (Modena), con il conseguente licenziamento dei suoi 32 dipendenti, cui si aggiungono altri otto esuberi nella sede centrale di Lainate (Milano). Una decisione, quella dell’azienda produttrice di vernici industriali J Colors (conosciuta per il marchio Paramatti Lo Specifico), che arriva a sette anni di distanza dal terremoto del maggio-giugno 2012 che colpì la pianura padana emiliana e distrusse la fabbrica, poi ricostruita grazie ai fondi stanziati dalla Regione Emilia-Romagna, pari a 7,6 milioni di euro.

Immediata la risposta dei sindacati, che hanno indetto complessivamente 16 ore di sciopero e il blocco degli straordinari. “La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno”, spiega Cesare Pignatti (Filctem Cgil Modena): “Dalla riapertura, che è avvenuta nel febbraio 2017, fino all'ultimo incontro, ci avevano sempre rassicurato sul futuro dello stabilimento modenese, ritenendolo addirittura strategico per l’intero gruppo, nonché il più efficiente e produttivo”.

Ma la J Colors, però, non può chiudere. Alla concessione dei contributi è infatti legato un vincolo, come ha spiegato l’assessora alle Attività produttive Palma Costi: la produzione deve proseguire per almeno due anni dal pagamento dell’ultima tranche, avvenuta nell'aprile scorso, altrimenti sarà avviato il piano di revoca e recupero dei fondi. Dunque, fino all'aprile 2012 l’azienda non può andarsene. Una volontà di chiudere che la società ha spiegato con un sensibile calo del fatturato (ha dichiarato di perdere circa 200 mila euro al giorno) e la necessità di accentrare le attività (produzione, logistica e amministrazione) nell'impianto lombardo.

Per lunedì 23 dicembre, dunque, è convocato un incontro tra proprietà e sindacati. La proposta di Filctem Cgil e Uiltec Uil è di “sospendere” i licenziamenti, il cui contdown scade domenica 5 gennaio. La sospensione permetterebbe a tutte le parti in campo di trovare soluzioni alla vertenza, a partire dall'eventuale applicazione di ammortizzatori sociali. Va ricordato, infine, che già in gennaio la J Colors aveva avviato un piano di esuberi su base volontaria per lo stabilimento di Lainate (che occupa complessivamente 102 dipendenti) che però, ha precisato l’azienda, non si è rivelato risolutivo dei problemi strutturali della società.

(mt)