È stato indetto per mercoledì 22 ottobre uno sciopero di 4 ore dei lavoratori di Italia Lavoro. Nella stessa giornata si terrà un presidio (a partire dalle ore 9) davanti al ministero del Lavoro in via Veneto a Roma. La protesta "è stata decisa al termine di un’assemblea indetta dalle categorie dei dipendenti e degli atipici di Cgil, Cisl, Uil e dalla Fabi per protestare contro la totale mancanza di risposte sul destino dei 1.300 dipendenti di Italia Lavoro, gran parte dei quali (circa 800) con il contratto in scadenza entro la fine dell’anno. A oggi il ministero non ha infatti dato alcuna indicazione ai vertici aziendali su come comportarsi in merito al futuro dei lavoratori e, più in generale, dell’azienda".

Italia Lavoro è una società strumentale del ministero che, oltre a gestire gran parte della programmazione europea relativa alle politiche attive del lavoro, ha anche la funzione di supporto alle Regioni per quanto riguarda il funzionamento dei centri per l’impiego. Ed è proprio nei centri per l’impiego che vengono utilizzati gran parte dei collaboratori a progetto in forza a Italia Lavoro. I sindacati hanno più volte chiesto un incontro al ministero per affrontare i problemi, senza tuttavia ricevere alcuna risposta. "Un silenzio preoccupante da parte del ministro Poletti, che mentre dichiara seccato che 'le imprese in Italia non sfruttano i lavoratori', pare non accorgersi di avere dentro casa una delle aziende che dello sfruttamento ha fatto la sua policy principale".

“Siamo sicuri – sostiene in un comunicato Nidil Cgil – che nessuno vuole disperdere la grande professionalità dei lavoratori di Italia Lavoro, visto che uno degli asset principali del Jobs Act è proprio la riforma dei centri per l’impiego e che Italia Lavoro, con i suoi 1.300 impiegati, in questi anni è stata un faro per molte Province e Regioni. Confidiamo pertanto che dal ministero giungano finalmente risposte convincenti sul futuro dell’agenzia, altrimenti la nostra mobilitazione continuerà finché non le otterremo”.