PHOTO
“Siamo fortemente preoccupati e allarmati dal ritardo con cui si sta gestendo la vertenza Italcementi. Tra l’altro, apprendiamo con grande stupore dall’Eco di Bergamo, che lunedì scorso c’è stato un incontro tra il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, e Bernd Scheifele, Ceo di HeidelbergCement. Un incontro su cui non esiste una nota ufficiale e non siamo stati informati, nonostante le continue sollecitazioni al governo e i numerosi incontri al Mise”. È quanto scrivono, in una nota unitaria, le segreterie nazionali di Feneal, Filca e Fillea.
“A poche ore dal closing dell’operazione, prevista domani, siamo preoccupati per questa vertenza, che porterà nel giro di un anno 415 esuberi nella sede centrale e altri 250 nei siti produttivi, con un forte impatto occupazionale, non solo nel territorio bergamasco, ma nell’intero Paese. Come già ribadito a tutti i tavoli istituzionali, il piano industriale di HeildebergCement è inaccettabile e va modificato. Le proposte che abbiamo sottoposto al Governo e al gruppo tedesco hanno come obiettivo il mantenimento di tutti i siti produttivi, degli asset strategici nel nostro Paese, quali la ricerca e lo sviluppo, nonchè del satellite di supporto tecnico a Bergamo, per avere una diminuzione del numero di esuberi dichiarati dall’azienda, utilizzando gli strumenti incentivanti messi a disposizione dalla Regione Lombardia (legge 11 e 26) e la Patent Box del governo", sottolineano ancora i sindacati di categoria.
"Vogliamo risposte in tempi brevi – chiedono le tre sigle –, sia dal Mise che da HeildebergCement, sulla modifica del piano industriale, tema su cui abbiamo chiesto uno specifico incontro con l’Ad, poiché alla chiusura del closing non avranno più alibi. Il governo deve dare un segnale chiaro ai lavoratori, sia sulla modifica del piano industriale sia sugli ammortizzatori sociali, che finiranno a settembre 2017, attivando l’articolo 42 del dlgs 148/2015, così da includere i lavoratori di Italcementi tra i beneficiari del trattamento di cigs per tutta la durata del piano. Senza ammortizzatori non si gestiscono i piani industriali, si licenziano i lavoratori. Ci auguriamo che il senso di responsabilità da noi tenuto in tutte le fasi della vertenza non sia messo a dura prova dal comportamento poco trasparente e sfuggente di Italcementi, HeildebergCement e governo. Perciò, sollecitiamo il Mise a convocare urgentemente i sindacati”.