''Oggi, 19 dicembre, nel porto di Salerno si è consumata un'ennesima tragedia che rimette al centro dell'attenzione i temi della sicurezza sul lavoro nei porti italiani''. E' quanto affermano Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti alla notizia della morte del lavoratore di 42 anni, Beniamino Tafuri. L'uomo, che lascia una moglie e una figlia di 8 anni, era alle prese con alcune cataste di bande di rame quando si è visto piombare addosso un carrello elevatore che lo ha letteralmente travolto. 

''Un'ennesima vittima, sul finire di questo anno che è stato costellato di incidenti e di morti sul lavoro. È evidente - proseguono le organizzazioni sindacali - che gli sforzi prodotti fino ad oggi per la sicurezza sul lavoro nei porti non sono sufficienti e che si deve fare molto di più sul piano della prevenzione e della cultura della sicurezza, per garantire l'incolumità di chi ci lavora".

''Come ormai abbiamo ribadito più volte, è necessario che i provvedimenti di aggiornamento del decreto legislativo 272/99 sulla sicurezza delle operazioni portuali ed in particolare i regolamenti attuativi del D.L. 57/12 'Sicurezza nei luoghi di lavoro settore trasporti e microimprese' siano emanati al più presto. Alla famiglia di Beniamino va in questo momento tutta la nostra vicinanza e il nostro cordoglio. Invitiamo pertanto tutti i porti italiani a indire almeno un'ora di sciopero di solidarietà con i lavoratori di Salerno'', concludono i sindacati.