E' stato Pierluigi Solinas, che i colleghi chiamavano Gigi, il primo ad entrare nel cosiddetto "accumulatore" in cui ha trovato la morte poco dopo per una verifica e per controllare quali strumenti di lavoro avrebbe dovuto portare con se' per operare. "Appena entrato si e' sentito male ed e' cascato all'interno", ha riferito il collega Mario Salonis all'emittente radiofonica cagliaritana Radiopress, che e' riuscito a parlare con l'operaio ricoverato in ospedale che aveva tentato di aiutare i colleghi.
Le altre due vittime, secondo quanto riferito da Salonis, sono morte nel tentativo di soccorrersi a vicenda. Bruno Muntoni, rendendosi conto che Solinas era in difficolta', l'ha raggiunto dentro il serbatoio e a sua volta si e' sentito male ed e' morto subito. Il terzo operaio, Daniele Melis, ha indossato una maschera antigas - sempre secondo quanto riferito da Salonis - prima di raggiungere i colleghi ma, per cause da accertare, una volta all'interno e' morto anche lui, nonostante questa precauzione. Gli operai erano impegnati in un'operazione di routine che si effettua piu' volte l'anno.
Incidente Saras: il racconto del sopravvissuto / Radiopress
26 maggio 2009 • 00:00