Anche i pensionati umbri hanno ricevuto nei giorni scorsi per la prima volta la quattordicesima allargata, ovvero l’assegno che spetta a chi abbia compiuto 64 anni di età e abbia una pensione fino a 1.000 euro lordi al mese. Si tratta in media di circa 500 euro, dunque una cifra molto importante soprattutto per chi ha pensioni basse. Solo che, denunciano Inca Cgil e Spi Cgil dell’Umbria, non per tutti è andata così: “Abbiamo ricevuto segnalazioni di mancati pagamenti - spiegano Anna Rita Manuali e Maria Rita Paggio, rispettivamente coordinatrice regionale Inca e segretaria generale Spi Umbria - da parte di cittadini che avrebbero avuto diritto all’assegno, ma che non se lo sono visto accreditare sulla pensione di luglio, come previsto”. Ecco allora che il patronato e il sindacato pensionati invitano tutti i pensionati umbri, ex pubblici ed ex privati, a verificare l’avvenuto pagamento: “I nostri uffici del patronato e le leghe pensionati su tutto il territorio regionale sono a disposizione per effettuare le verifiche necessarie - dicono ancora Manuali e Paggio - anche sulla correttezza degli importi erogati. Non vorremmo infatti che, dopo una lunga battaglia del sindacato che ha portato all’accordo del 28 settembre 2016 per l’estensione della quattordicesima, chi ne ha diritto restasse escluso per errori o problemi di carattere meramente burocratico”.
Inca-Spi Umbria, casi di mancato accredito 14esima
11 luglio 2017 • 11:59