Un crowdfunding per realizzare un film sociale: un finanziamento collettivo per sette episodi della durata variabile (dai 10 ai 15 minuti) diretti da 8 registi, scritti da 12 autori, per descrivere la situazione del precariato in Italia oggi con toni da commedia grottesca e surreale. "Un progetto 'politico' - scrivono gli autori - nell'accezione più alta del termine".

Questo è "In bici senza sella", che nasce dalla necessità di raccontare una generazione di precari tropo spesso banalizzata, ma soprattutto sconosciuta. "Per questo - spiegano - abbiamo deciso di fare un film il cui tema centrale è la condizione precaria dei giovani di oggi, raccontato 'in prima persona' e perciò con la licenza di riderci e piangerci sopra". Con una premessa simbolica anticipata già dal titolo: trovare un posto nel nostro mondo del lavoro è faticoso e doloroso, come - appunto - andare in bici senza sella.

Una pellicola che ancora non esiste, ma che - speriamo - vedrà la luce nel prossimo futuro. "Sulla scia del grande e indimenticabile cinema italiano, che sapeva far ridere ma anche riflettere e lasciava quel buon 'amaro in bocca', che vorremmo poter sperimentare di nuovo. Grazie all’appoggio di una produzione indipendente siamo riusciti a realizzare i prime tre dei sette episodi". Sul sito di Indiegogo si può contribuire alla nascita del film attraverso un supporto economico. Nel cinema italiano del 2015, dominato dalle grande distribuzione, forse è il caso di dare una chance a chi non è ricco ma ci prova con la sola forza delle idee.

Crowdfunding
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