“Il governo deve fare il suo mestiere, se non lo fa si assume la responsabilità di essere l'autore dei tagli dell'occupazione all'Ilva”. A dirlo è il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, parlando a Roma a margine dell'assemblea della Banca d’Italia, secondo quanto riportano le agenzie di stampa. Sul confronto di giovedì 1° giugno con il ministero dello Sviluppo economico, Camusso auspica che “l'incontro sia utile, e non semplicemente una volontà del governo di scaricare su di noi l'ennesima operazione di riduzione del personale”.

Camusso ha sottolineato come appaia "sbagliata e inaccettabile che la scelta dei due progetti proposti sia quella dei tagli all'occupazione". In particolare il leader sindacale si è detta "preoccupata per Taranto e per il Mezzogiorno, per gli effetti che si avrebbero su territori già duramente colpiti sul terreno dell'occupazione". Ha quindi ribadito che sarebbe importante "capire quali siano davvero i criteri di quei piani, e quindi essere in grado di discuterne, capire quindi bene le ragioni, le motivazioni e i meriti dei piani per cui il governo ha fatto questa scelta".

Anche la Fiom chiede al governo "un'operazione di trasparenza". "Apprendo da lanci di agenzie - dichiara Rosario Rappa della segreteria nazionale Fiomche i dati relativi all'occupazione e al costo del lavoro inseriti nell'offerta di una delle due cordate in corsa per l'acquisto dell'Ilva sarebbero più alti rispetto a quelli che ci sono stati presentati nell'incontro di ieri avvenuto al ministero dello Sviluppo economico".

Questo, secondo Rappa, "aggiunge ulteriori opacità a quelle emerse nel deludente incontro di ieri (il 30 maggio, ndr), nel quale non ci sono state spiegate le ragioni per le quali i commissari hanno individuato come migliore un'offerta rispetto all'altra, non avendoci presentato una comparazione che potesse illustrare le reali differenze fra i due piani, sia dal punto di vista della produzione che del risanamento ambientale, degli investimenti e degli aspetti economico-finanziari. A questo punto - conclude - è necessaria da parte del governo un'operazione di trasparenza che, già a partire dall'incontro di domani (1 giugno, ndr), ci possa dare tutti gli elementi utili a poter esprimere un parere di merito sulle offerte presenti sul tavolo".