Nelle ultime settimane Italiaonline, la ex Seat Pagine Gialle, ha inviato più di 300 lettere di cassa integrazione straordinaria a zero ore, di cui oltre 50 ai lavoratori della sede romana. L'azienda "ha dato inizio a una carneficina sociale", denuncia la Slc Cgil di Roma e del Lazio. "Alla scadenza dei 24 mesi - spiega il segretario regionale, Fabrizio Micarelli - solo alcune decine di dipendenti saranno ricollocati, il resto saranno esuberi. Tutto ciò sta avvenendo nell'indifferenza delle istituzioni nazionali e locali, nonostante un interesse iniziale che faceva ben sperare". 

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Il ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico e le regioni coinvolte, da parte loro, "dovrebbero approfondire meglio il piano industriale dell’azienda per rendersi conto di quanto sia fumoso e privo di prospettive di rilancio. Un piano finalizzato solo a far cassa e che prevede la chiusura di alcune sedi tra cui Roma, delocalizzazioni di attività core, la disdetta della contrattazione aziendale".

A questa situazione, secondo il sindacato, si aggiungono "altre amenità": in particolare "formazione finta, riconversioni inesistenti (i cui costi vengono scaricati sulle istituzioni nazionali e locali) e assunzioni dei cosiddetti nativi digitali finanziate dal Mise. Tutto questo è inaccettabile. Invitiamo il presidente del consiglio a intervenire per fermare queste sciagurate iniziative della dirigenza aziendale, scelte che di fatto distruggono un altro pezzo di storia del nostro paese, con buona pace dei data center e dell'industria 4.0". Gli investimenti stranieri sono ben accetti, conclude, "se finalizzati al mantenimento dell’occupazione e allo sviluppo del sistema paese, ma se arrivano per distruggere quanto di buono fatto nel passato non ci interessano".