A pochi giorni dall'inizio del nuovo anno cinematografico, nel 2017 abbiamo visto dodici mesi di cinema sociale. Tra le molte opere che hanno trattato i temi del lavoro, diritti, giovani e donne, ecco dieci titoli usciti nelle sale italiane nel corso dell'anno appena concluso, attualmente disponibili in Dvd, piattaforme a pagamento, streaming on demand. Senza classifiche, ma in ordine alfabetico, sono i film più rilevanti che hanno provato ad aprire gli occhi attraverso un gesto politico spesso in disuso: lo sforzo di riflettere sul presente.                                     

7 MINUTI - Michele Placido
Tratto dal testo teatrale di Stefano Massini, ispirato a una storia vera, Placido inscena un dilemma contemporaneo: è accettabile tagliare sette minuti di pausa, su richiesta dell'azienda, per aumentare la produttività? Solo un piccolo sacrificio o l'inizio dell'erosione graduale dei diritti? Le operaie ne discutono: la più giovane vuole accettare, la lavoratrice matura – interpretata da Ottavia Piccolo – oppone resistenza. Un film-forum sulla deriva del lavoro oggi.

A CIAMBRA - Jonas Carpignano
Operazione inedita: il giovane regista si mescola alla Ciambra, la comunità rom di Gioia Tauro, e la filma senza pregiudizi. Lasciando a loro la parola. La vita da nomadi, il codice interno e il razzismo dall'esterno, il rapporto con la comunità e la criminalità locale non vengono spiegati, ma affidati soltanto all'immagine. E così, lontano dalle logiche mainstream, il giovane rom Pio Amato diventa uno dei personaggi cinematografici dell'anno.

L'ALTRO VOLTO DELLA SPERANZA - Aki Kaurismäki
Un giovane siriano in fuga dalla guerra arriva a Helsinki. Incontra un finlandese insoddisfatto di se stesso. Il grande cineasta finnico gira il suo film sui rifugiati: trascina l'attualità sul terreno del surreale. Nel suo racconto, allora, rifiutare la domanda di un richiedente asilo non è meno assurdo di aprire un ristorante che fa sushi di sardine. Tra Chaplin e Jacques Tati, con un occhio ai nostri tempi bui. “Il cinema non ha il potere di cambiare nulla, ma forse le quattro/cinque persone che vedranno il mio film penseranno: domani anche io posso essere un rifugiato” (Kaurismäki).

THE FOUNDER - John Lee Hancock
Michael Keaton è Ray Krock, fondatore del franchise McDonald's. In realtà, come attesta il biopic, l'ha rubato ai veri fratelli McDonald, fatto brevettare e quindi costruito l'impero. All'inizio il colosso dell'hamburger era molto attento alla qualità e al lavoro, poi è iniziata la progressiva riduzione di garanzie su cibo e diritti degli impiegati. Più soldi, meno tutele. Il lato oscuro del capitalismo.

IN DUBIOUS BATTLE - James Franco
Lo sciopero dei raccoglitori di frutta in California negli anni 30, lavoratori stagionali che venivano pagati un dollaro al giorno dai padroni (qui la recensione dal Festival di Venezia). Tratto dal romanzo La battaglia di John Steinbeck, voce di braccianti e ultimi, il racconto è inscenato dalla star hollywodiana James Franco: intelligente, colto e compatto, egli utilizza il suo ruolo nella Mecca del cinema per proporre una storia operaia, la battaglia incerta per i diritti che è ancora in corso.

LIBERE, DISOBBEDIENTI, INNAMORATE - Maysaloun Hamoud
Il cinema in lingua araba continua a raccontare la condizione della donna. La regista, nata a Budapest e residente in Israele, segue la parabola di tre ragazze palestinesi: condividono una casa a Tel Aviv, “cercano” di fare le coinquiline lontano dallo sguardo pregiudiziale della società e del maschio. Una di loro si scontrerà duramente col fidanzato conservatore. La sonda sul Medio Oriente resta un presidio essenziale.

L'INTRUSA - Leonardo Di Costanzo
Giovanna è la fondatrice del centro la Masseria a Napoli, luogo di gioco e creatività al riparo dal degrado e dalla mafia. Ed è proprio alla Masseria che, con i suoi due figli, cerca rifugio Maria, giovanissima moglie di un camorrista arrestato per omicidio. Accogliere o respingere? Di Costanzo fa cinema del dubbio etico, piantato nel contemporaneo.

L'ORDINE DELLE COSE - Andrea Segre
Corrado è un alto funzionario del ministero degli Interni, con una specializzazione in missioni internazionali legate al tema dell'immigrazione irregolare. Deve seguire una regola inviolabile: mai entrare in contatto con i migranti. L'incontro con una donna somala in fuga dalla Libia cambierà le carte in tavola. Burocrazia contro sentimento, protocollo contro accoglienza: Segre, come Leonardo Di Costanzo, rimesta nei nostri problemi.

SOLE CUORE AMORE - Daniele Vicari
È la storia sintomatica di Eli (una sfibrata Isabella Ragonese), giovane donna di Roma che si alza di notte, prende il pullman e va a lavorare dall'altra parte della città. Torna di sera tardi, la aspettano il marito disoccupato e i figli. La mattina dopo ricomincia. Finché il fisico rischia di cedere. Finzione? Certo, ma chissà quante, in Italia oggi, sono le donne come lei.

VI PRESENTO TONI ERDMANN - Maren Ade
Ungheria. Una figlia che lavora in una grande azienda, coltiva solo il suo impiego, ha perso sentimento e tempo libero, è stata spersonalizzata. Un padre folle, ex sessantottino, che arriva col suo travestimento a scompigliarle la vita. Il lavoro che rende meccanici, ciò di cui parlava Chaplin, viene qui messo in dubbio da una farsa esilarante, drammatica e struggente. La sorpresa dell'anno.

Segnalazioni sparse

Smetto quando voglio: ad honorem - Sydney Sibilia
Nella trilogia italiana instant cult il tema del lavoro fantasma si perde un po', ma il punto di partenza è sempre lo stesso: laureati inoccupati fanno di tutto per sbarcare il lunario.

Baby Boss - Tom McGrath
L'animazione può raccontare il lavoro? Sì, se pone un neonato a capo di una fantomatica azienda.

Human Flow - Ai Weiwei
Il documentario dell'artista cinese dissidente si ricorda per lo sforzo di costruzione: egli ha viaggiato in tutto il mondo per verificare le condizioni dei migranti.

La giornata - Pippo Mezzapesa
Il cortometraggio dedicato a Paola Clemente, vittima del caporalato, è visibile qui.

Come si fa un film di Ken Loach? Il documentario interattivo How to make a Ken Loach film è disponibile in streaming gratuito, come spiega su twitter lo stesso regista.

Per i singoli approfondimenti sui titoli di cinema sociale si rimanda alle puntate della trasmissione Tempi Moderni - Il lavoro in 3D, in onda ogni lunedì alle 17 su RadioArticolo1.

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