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“Alcuni militanti della Cgil, questa mattina, sono stati identificati dalle forze dell’ordine mentre volantinavano a sostegno dei 5 Sì ai referendum dell’8 e 9 giugno”. Lo denuncia il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola. È accaduto nei pressi di un ipermercato in via Casilina. “Non è la prima volta che accade in questi giorni – continua –. Mentre le autorità di governo invitano all’astensione, boicottando la democrazia, c’è chi s’inventa provvedimenti per vietare e limitare la propaganda elettorale e le forze dell’ordine identificano a tappeto gli attivisti solo perché distribuiscono volantini informativi, chiedendo autorizzazioni non previste da nessuna normativa”.
“È un clima che non ci piace ma non ci lasciamo né fermare né intimidire – conclude Di Cola –. Abbiamo già scritto al questore di Roma perché è inaccettabile che praticare e far vivere la democrazia sia trattato come un problema di ordine pubblico”.
Anche il leader di Si e deputato di Avs, Nicola Fratoianni, denuncia il fatto. “Non è il primo caso, purtroppo. Sono settimane che ci arrivano segnalazioni di identificazioni, con la scusa di mancate autorizzazioni che non esistono. Non penso sia l’eccessivo zelo di qualche poliziotto o carabiniere a determinare quelli che sembrano veri e propri atti intimidatori. E d’altra parte, se uno legge le dichiarazioni di La Russa, che è in questo momento la seconda carica dello Stato e che invita a disertare il voto sul referendum, capisce bene che a destra hanno paura dei referendum e vogliono evitare il più possibile che se ne parli”.
Milano: appello degli artisti per il Sì
Un gruppo di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo aderenti alla Slc Cgil Milano ha lanciato un appello per sostenere i 5 Sì ai referendum sul lavoro dell’8 e 9 giugno. Un’iniziativa nata dal basso, che ha già raccolto oltre 400 firme dal mondo dello spettacolo, dell’arte e della cultura. Tra i firmatari: Angela Finocchiaro, Lella Costa, Lino Guanciale, Marina Massironi, Ottavia Piccolo, Paolo Fresu, Francesco Paolantoni, Serena Dandini, Ricky Gianco, Elio De Capitani, Ferdinando Bruni, Claudio Batta e tanti altri. “Il nostro lavoro – si legge nell’appello – è fatto di splendore visibile e diritti invisibili. Per questo sentiamo nostro il disagio di tutti i lavoratori, visibili e invisibili. Ogni palco è un luogo di confronto, e ogni lavoratore può trasformarsi in un cittadino che rivendica e conquista nuovi diritti”.