Nel tardo pomeriggio di mercoledì 4 febbraio, presso il ministero dello Sviluppo Economico, è stato sottoscritto l’accordo che conclude la lunga e complessa vertenza iniziata nel luglio 2013 con l’annuncio della chiusura dello stabilimento “Ideal Standard” di Orcenico, a Pordenone, e culminata alla fine dello scorso anno con la cessazione dell’attività e il licenziamento dei circa 400 lavoratori del sito collocati in mobilità dal primo gennaio 2015.

Con l’accordo sottoscritto alla presenza del vice-ministro Claudio De Vincenti, dei rappresentanti della Regione Friuli Venezia Giulia e di Filctem, Femca, Uiltec nazionali e territoriali di Pordenone, la “Cooperativa Ceramica Ideal Scala”, nata per iniziativa dei lavoratori lo scorso 18 luglio 2014, potrà cominciare ad operare. Nell'accordo, che avrà durata triennale ma rinnovabile, “Ideal Standard” riconosce alla Cooperativa l’uso a titolo gratuito di una parte del fabbricato industriale e degli impianti di Orcenico, nonché di un marchio con le relative matrici. Inoltre alla Cooperativa viene riconosciuto un diritto di precedenza nell’acquisto degli assets.

“Si tratta di un risultato importante – dicono Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil - frutto di una lotta lunga e risoluta di cui i lavoratori di Orcenico possono andare orgogliosi. Nessuno può sottovalutare le difficoltà di una simile impresa - concludono i sindacati – e tuttavia l'iniziativa, che poggia sulla volontà di lavoratori con grande esperienza nel settore ceramico, merita di essere accompagnata e sostenuta dall'impegno di tutti”. 

"Si è giunti all'atto conclusivo di una vicenda industriale che ha assunto un'importante valenza simbolica, perché da una decisione drammatica - quale rimane la chiusura dello stabilimento in provincia di Pordenone - è nata una coraggiosa iniziativa che vede protagonisti i lavoratori con la loro decisione di costituirsi in cooperativa per rilanciare la produzione di ceramiche sanitarie nello stesso luogo", si legge in un comunicato del ministero dello Sviluppo economico.