Ritanna Armeni e Emanuele Giordana
Due pacifisti e un generale
A colloquio con Vincenzo Camporini

Vincenzo Camporini, capo di stato maggiore della Difesa racconta a due giornalisti pacifisti, Armeni e Giordana, tutte le tappe della rivoluzione che si è prodotta nelle forze armate italiane dalla caduta del muro di Berlino ad oggi. Un cambiamento che non è stato solo organizzativo, ma anche concettuale e ideologico: ha riguardato l’idea di pace, di guerra, di disciplina, di gerarchia, di comando e di tempo. Nel libro ci sono molte domande scomode, ma anche verità finora mai svelate sulle missioni italiane all’estero, sulla lunga guerra afgana, sui rapporti con gli eserciti degli altri paesi e con le organizzazioni non governative.



Giuseppe Amari (a cura di)
In difesa dello Stato, al servizio del paese
La battaglia di Giorgio Ambrosoli, Paolo Baffi, Silvio Novembre, Mario Sarcinelli e di Tina Anselmi
Introduzione di Massimo Riva/ Presentazione di Carlo Ghezzi/ Prefazione di Guglielmo Epifani /Postfazione di Stefano Rodotà


Il volume rende omaggio ai protagonisti che concorsero a mettere in luce e combattere l’intreccio politico-mafioso collegato al dissesto delle banche di Michele Sindona e di Roberto Calvi e a ricostruire l’attività della Loggia massonica P2 di Licio Gelli, e che per la loro dedizione pagarono prezzi personali altissimi, a cominciare da Giorgio Ambrosoli, assassinato da un sicario. Questa vicenda, una delle più gravi e inquietanti del secondo dopoguerra, rappresenta il paradigma di come il potere palese e occulto, nelle sue diverse articolazioni e strumenti, risponde a chi, sostenuto dall’etica pubblica e professionale, ad esso si oppone. A chi, su quei fondamenti, contribuisce alla costruzione e alla difesa dello Stato di diritto.

Massimiliano Bagaglini
Tra integrazione e subalternità: la mobilità lavorativa degli immigrati

Modelli di mobilità occupazionale e carriere lavorative
Prefazione di Francesco Carchedi


Il volume affronta il problema della mobilità lavorativa degli immigrati attraverso l’analisi di circa 850 curricula vitae di lavoratori provenienti da paesi stranieri, raccolti nell’area metropolitana romana. L’obiettivo è verificare se i processi di inserimento e di mobilità avvengano in base alle «dotazioni» individuali o se vi siano altri elementi in grado di influire sulle chances occupazionali. Il quadro che ne emerge, tra integrazione e subalternità, si mostra ricco di sfumature. Fuori da una pura passività rispetto a forze sociali ed economiche che li sovrastano, gli immigrati appaiono spesso in grado di costruire percorsi alternativi a quelli rigidamente tracciati dalle ferree regole della domanda.

Mimmo Carrieri, Cesare Damiano (a cura di)
Come cambia il lavoro
Insicurezza diffusa e rappresentanza difficile

L’indagine sul lavoro che cambia promossa nel 2009 dal Partito Democratico contiene una fotografia aggiornata dei problemi e delle domande dei lavoratori italiani, descritti all’interno della più grave crisi economica dal dopoguerra. Sulla scia della ricerca pubblicata nel 2005 vengono confermate le linee di fondo delle trasformazioni indotte nel nostro paese dal postfordismo. Tra esse ricordiamo la persistenza di una significativa questione salariale e di disagi e limitazioni nell’organizzazione del lavoro, come la diffusione dello stress. Nello stesso tempo vengono identificate altre aree problematiche, come il peggioramento della condizione economica delle famiglie a causa della crisi economica e la trasversale e montante percezione di insicurezza sociale.

Giancarlo Ferrero
Contro il reato di immigrazione clandestina
Un’inutile, immorale, impraticabile minaccia
II edizione aggiornata e ampliata
Prefazione di don Luigi Ciotti


È trascorso più di un anno da quando è stato introdotto il reato di immigrazione clandestina. Sino ad ora la sua applicazione è stata incerta e non uniforme mentre limitate sono state le denunce da parte delle forze dell’ordine. Contro ogni previsione, però, a luglio 2010 la Corte Costituzionale ha respinto le eccezioni di incostituzionalità della legge rendendola valida a tutti gli effetti. In questa seconda edizione del volume la decisione della Corte viene pubblicata integralmente e sottoposta a un duro esame critico. L’autore si sofferma anche sul vergognoso espediente della cosiddetta «sanatoria» per le badanti e mette in evidenza come le illegittime forme di respingimento collettivo abbiano di fatto cancellato il diritto di asilo.

Autori vari
Uno, doje, tre e quattro
«Enakapata» il libro, il blog, i social network e l’amicizia

La storia di quattro persone che diventano amici raccontando se stessi, le loro idee, le loro esperienze e le loro differenze – età, politica, studi, città, passioni, modi di pensare e di scrivere – attraverso le pagine di un blog. Il risultato? Un libro avvolgente, scritto con il linguaggio delle passioni e delle ragioni, nella zona di confine tra il «toccare» e il «taggare», proprio lì, sul bordo, tra il virtuale e il reale.


Carlo Ghezzi (a cura di)
Piazza Fontana. Ora e sempre in difesa della democrazia
12 dicembre 1969 - 12 dicembre 2009

Dopo la strage di Piazza Fontana, in occasione dei funerali delle vittime, Cgil, Cisl e Uil di Milano decisero di proclamare lo sciopero generale. Operai e impiegati si posero alla testa della mobilitazione popolare non solo per testimoniare ai familiari delle vittime il profondo cordoglio di tutta la città, ma anche per garantire al paese la difesa delle sue istituzioni democratiche, per isolare gli assassini e i loro mandanti. Quella scelta dei sindacati milanesi, di straordinaria lungimiranza, segnò la storia del nostro paese: cominciò da quel giorno la lunga battaglia contro il terrorismo, il nemico più insidioso per le istituzioni repubblicane, una battaglia difficile da gestire ma sempre condotta con una partecipazione democratica e di massa.

Carlo Ghezzi (a cura di)
Autunno caldo, quarant’anni dopo
Con un intervento inedito di Bruno Trentin

Le lotte del 1969 hanno profondamente inciso sul costume, la cultura di massa, la qualità dei processi partecipativi e democratici. Alcuni tratti della nostra società, a partire dalla realizzazione di un welfare state, sono stati cambiati in modo irreversibile. Ma in quale misura le domande di modernizzazione rivolte al sistema politico e istituzionale hanno trovato una risposta? In quale modo la mancanza di risposte adeguate ha aperto la strada alla lunga decadenza italiana? Il volume si interroga su quella stagione, senz’altro ricca di enormi energie e di straordinarie potenzialità, e riflette sulle contraddizioni non risolte che si sono riproposte negli anni successivi.

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