Giancarlo Ferrero
Contro il reato di immigrazione clandestina
La scheda
Nel cosiddetto «pacchetto sicurezza» recentemente approvato dal governo è stato introdotto il reato di immigrazione clandestina, cioè di ingresso o permanenza irregolari nel nostro territorio. Il libro vuole essere una riflessione sulle ripercussioni sul piano etico, sociale e giuridico del passaggio dall’area dell’illecito amministrativo a quella penale; un passaggio che è in netto contrasto con la tradizione e la cultura italiane. L’autore analizza anche le gravi imprecisioni tecniche della legge, le numerose violazioni costituzionali, gli elevati costi a carico dello Stato nonché la sua sostanziale inapplicabilità sul piano concreto.



Italo Moscati
Fellini & Fellini
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A novant’anni dalla nascita di Federico Fellini, Italo Moscati parte da un’intervista alla tv rilasciata da Fellini sul finire della carriera, in cui il regista dichiarò che non avrebbe mai voluto scrivere la parola «fine» in fondo ai suoi film, perché trovava insopportabile l’idea che i suoi personaggi potessero salutare con un addio i loro spettatori e lui stesso. Moscati riapre il film di una vita, di una carriera; rimuove la parola «fine» e racconta a tutto tondo Fellini e i suoi personaggi in cammino. Un pianeta di avventure.



Angelo Ferracuti
Il mondo in una regione
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Nel 2010 la popolazione extracomunitaria nelle Marche raggiungerà la soglia del 10%. Dopo una serie di appostamenti e ricognizioni e due lunghi anni di lavoro "sul campo", uno scrittore e un fotografo, Angelo Ferracuti e Daniele Maurizi, hanno cercato di raccontare questa popolazione a volte invisibile, che convive, interagisce, cerca un'integrazione e una cittadinanza non senza difficoltà e contraddizoni. Il libro gioca sullo slogan ("L'Italia in una regione") coniato da Piovene nel suo "Viaggio in Italia" per dare una rappresentazione delle Marche e mostrare la normale umanità di persone che cercano un futuro nel nostro paese.



Andrea Carraro
Da Roma a Roma
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Andrea Carraro spazia dal centro alle periferie di Roma alla ricerca dei nuovi portati di senso antropologico e delle trasformazioni urbanistiche della città. La narrazione si apre e si chiude con il ricordo di Pier Paolo Pasolini che, come scrive l'autore, della periferia romana «fu il primo cantore». Carraro ci parla dei luoghi della periferia con un racconto di prima mano, onesto e rigoroso; li attraversa con l’occhio curioso del viaggiatore, con quello impietoso del sociologo e quello visionario dello scrittore; li sviscera, rimettendo in circolo motori dell’immaginario come film, libri, fatti di cronaca; per ricomporre, infine, nel magma complesso di un mosaico, le trasformazioni avvenute in quella terra che sta ai margini di Roma, dove pulsa il cuore impazzito della contemporaneità.



Ariella Verrocchio, Paola Tessitori (a cura di)
Il lavoro femminile tra vecchie e nuove migrazioni
La scheda
Donne che decidono di migrare, che fanno dell’andare altrove un progetto di vita, sia che partano da sole, sia che vogliano ricongiungersi ai propri familiari. Nei complessi scenari delle odierne migrazioni internazionali, il protagonismo femminile costituisce uno dei tratti più rilevanti. Ma fino a che punto ciò rappresenta una novità rispetto al passato? Quali sono le continuità e i mutamenti rintracciabili nei percorsi delle lavoratrici migranti di ieri e di oggi? I saggi contenuti in quest’opera a più mani provano a rispondere a questi interrogativi, attraverso una riflessione tutta centrata sul ruolo giocato dal lavoro nella mobilità geografica femminile storica e attuale.



Domenico Fruncillo
Politica senza reti
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La ricerca descritta in questo volume si propone di individuare le principali determinanti del comportamento di voto degli italiani nelle elezioni politiche del 2006 e del 2008: le caratteristiche socio-demografiche, la partecipazione a reti associative e il coinvolgimento in attività politiche. E l’attuale fase politica è più chiara se si tiene conto dell’evoluzione, tra il 2006 e il 2008, della rilevanza di questi fattori nella strutturazione della scelta di voto. La ricerca evidenzia come i cittadini socialmente periferici ed isolati tendono ad assumere decisioni più appropriate alla loro condizione quando non vengono esclusi, ma sono piuttosto inseriti in reti sociali, politicamente influenti.



Emanuele Russo
Contro i danni collaterali
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Ha senso parlare di difesa dei diritti umani durante i conflitti armati? E se ha senso, a chi si dovrebbe chiedere di difenderli? E da chi? A queste domande cerca di dare una risposta il libro di Emanuele Russo, che, partendo da una definizione teorica del concetto di diritti umani, procede all’analisi delle Convenzioni internazionali esistenti e delle tecniche di guerra adottate dai paesi occidentali, mettendo a fuoco due dei principali protagonisti dei conflitti armati odierni: i soldati privati e i «bambini soldato». Lungi da voler fornire una risposta univoca a questioni che nascondono universi complessi, questo libro cerca di costruire piuttosto una mappa dei problemi con i quali deve confrontarsi chi voglia impegnarsi nella difesa dei diritti umani.



Francesco Petrotta
La strage e i depistaggi
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Per le verità allora nascoste e i depistaggi che ne seguirono, la strage di Portella della Ginestra del Primo maggio 1947 continua ad essere ancora oggi oggetto di dibattito storiografico. Il volume di Francesco Petrotta colloca la drammatica vicenda nel contesto locale in cui maturò, facendo una volta per sempre piazza pulita di tutte le fantasiose congetture che periodicamente, anche in buona fede, vengono offerte al giudizio dei lettori. In particolare, viene definitivamente smentito il coinvolgimento del governo americano nella pretesa lotta antibolscevica portata avanti dal bandito Giuliano, e parallelamente acquista maggiore risalto il ruolo svolto dalla mafia di Piana degli Albanesi, guidata dal boss Ciccio Cuccia, come uno dei principali mandanti dell’azione delittuosa.



Edmondo Montali
1968: l’autunno caldo della Pirelli
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Nel corso del 1968 nel grande complesso industriale milanese della Pirelli si susseguono mesi di conflittualità operaia che mettono in discussione modi di produzione e organizzazione del lavoro connaturati al sistema di fabbrica del fordismo maturo. In questa lotta, per molti versi paradigmatica dell’iniziativa operaia del secondo biennio rosso del Novecento, si possono leggere le grandi novità che avrebbero caratterizzato il più intenso ciclo conflittuale dell’Italia repubblicana: un rinnovato protagonismo dei lavoratori, una conflittualità di fabbrica diffusa e capace di sperimentare forme di lotta innovative, nuove strutture di rappresentanza operaia, l’ampliamento progressivo dei diritti sindacali in fabbrica. Tutte caratteristiche che resero il 1968 l’“autunno caldo della Pirelli”.



Giuseppe Sircana,
Il mio viaggio fortunoso

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Invitato a raccontarsi dallo storico Giuseppe Sircana, Claudio Cianca rievoca momenti cruciali della storia italiana del Novecento di cui è stato testimone, partecipe, protagonista. Il 25 giugno 1933 Claudio Cianca fa esplodere un ordigno inoffensivo nel pronao della Basilica di San Pietro. Ha soltanto vent’anni e con il suo gesto vuole richiamare l’attenzione del mondo sull’Italia oppressa dal fascismo. Condannato a 17 anni di carcere, torna libero il 9 settembre 1943 e partecipa alla Resistenza romana. Nel dopoguerra è dirigente della CGIL, parlamentare comunista, consigliere comunale in Campidoglio, protagonista di memorabili battaglie contro la speculazione fondiaria ed edilizia, leader carismatico degli edili, che lo accolgono con grande calore quando va nei cantieri a tenere i «comizi volanti». In allegato il DVD con l'intervista.