Nella mia classe ci sono diversi alunni originari di altri paesi e provo vergogna per quello cui sono costretti a vedere in tv: uomini, donne e loro coetanei che scappano dalle guerre e dalla disperazione, respinti dopo viaggi drammatici”. Monia Gorgoioli, delegata della Flc Cgil Umbria e insegnante di scuola primaria, riflette sull’Europa “e su cosa è diventata, non certo l’Unione che avevamo immaginato noi cittadini. Un’Europa che permette la libera circolazione dei capitali e pone barriere alle persone”.
Sarà compito della Cgil, dei sindacati “lavorare per una coesione sociale, riunificare le istanze di uomini e donne a fronte di chi gioca per dividere, che difende gli interessi di pochi”. Cambiare la società e assieme “cambiare e adeguarci noi ai mutamenti, senza perdere la nostra identità. Dobbiamo rispondere agli attacchi che ha subito il lavoro. Quindi va bene nel documento parlare di partecipazione, inclusione, investire sulle Rsu. Vorrei però capire come replicare al jobs act, come recuperare i diritti persi. E’ risuonata poco in questa assemblea la parola ‘contratto nazionale’. Ecco se vogliamo davvero includere dobbiamo partire dalla sua difesa ed estenderlo a tutti quei lavoratori che ne sono esclusi. Ecco la vera inclusione”.
Ultimo passaggio sulla scuola: “Noi vogliamo le riforme, ma vogliamo riforme fatte bene, non sulle nostre teste. La scuola è centro di democrazia, forma i cittadini”.