Carta dei diritti 
Anche questa settimana l'evento più importate è l'ultimo in ordine di tempo. Sabato prossimo, 9 aprile, inizia concretamente la seconda fase del "Nuovo Statuto", la raccolta firme per la presentazione di una legge d'iniziativa popolare basata sulla Carta dei diritti universali del lavoro della Cgil, quella che Susanna Camusso ha definito “la rivoluzione del sindacato”. Dopo 41 mila assemblee e quasi un milione e mezzo di persone coinvolte, quindi, la Carta è ora attesa alla prova più difficile:  i banchetti per la raccolta delle firme.

Vertenze e contratti
Oggi, 4 aprile, riprende il confronto sulla ridefinizione dei comparti nel pubblico impiego, con un incontro a Roma, tra Aran e sindacati. L'obiettivo è la riapertura del tavolo‎ per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale quadro che dovrà definire i nuovi comparti del pubblico impiego. Dopo ben otto anni di blocco, quindi si riprende  a trattare. La proposta dell’Aran è di portare a 4 il numero dei comparti (scuola, università, ricerca, afam)  mantenendo l’unitarietà del settore della conoscenza. I sindacati sperano invece che si trovi un accordo sulla tutela delle specificità salariali, professionali e sull'autonomia dei lavoratori della conoscenza, e che si arrivi così alla sottoscrizione dell’accordo definitivo per affrontare finalmente il percorso atteso del rinnovo contrattuale.

Dopo la manifestazione del 18 luglio scorso, lavoratrici e lavoratori delle costruzioni tornano invece il 5 aprile a chiedere investimenti per il settore, lavoro sicuro e di qualità, con una grande assemblea nazionale unitaria che si terrà a Roma presso il Teatro Ambra Jovinelli (alle ore 9.30). L’iniziativa, sarà conclusa dai segretari confederali Camusso, Furlan e Barbagallo, e sarà anche l’occasione per discutere dei rinnovi contrattuali alla luce della proposta unitaria di Cgil, Cisl e Uil sulle relazioni industriali e per rilanciare la richiesta di riforma del sistema pensionistico sulla scia della mobilitazione nazionale del 2 aprile.“Unitixilfuturo è lo slogan scelto per rilanciare le proposte unitarie dai segretari generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil.  Nel settore si sono persi 800 mila posti di lavoro, e con la crisi il comparto si è completamente modificato, con l'abuso dei voucher, l'esplosione delle false partite Iva, la fuga dal contratto edile, e la conseguente stretta sulla sicurezza, che ha coinciso con un aumento significativo degli incidenti mortali.

Sempre per il 5 aprile, i sindacati confederali hanno proclamato lo sciopero dei trasporti a Venezia, che fermerà vaporetti e autobus dalle 9.30 alle 12.30, mentre anche lo sciopero per il personale amministrativo sarà di quattro ore. Le motivazioni sono tutte nel mancato raggiungimento di un'intesa tra le parti nel corso degli incontri in prefettura: non si è trovato l'accordo con Avm, quindi si va allo sciopero. Tra gli elementi di contrasto c'è l'applicazione oltre misura da parte di Avm, l'azienda dei trasporti,  dell'intesa sulla riduzione dei costi, che prevedeva la riduzione del personale per 330 unità, ricorrendo a prepensionamenti. Secondo Cgil, Cisl e Uil, l'azienda  sarebbe andata ben oltre i posti previsti dall'accordo, soprattutto colpendo gli addetti proprio ai trasporti, con difficoltà di far fronte ai turni di servizio.

Sciopero anche in Lombardia, il 7 aprile: si ferma la Funzione Pubblica. La mobilitazione originariamente era prevista per il 17, ma è stata spostata a causa della concomitanza con il referendum sulle trivellazioni. Il 7 aprile si svolgerà anche la manifestazione unitaria regionale a Milano, con il concentramento alle 10 in Piazza Duca D’Aosta. Il corteo si concluderà sotto il Palazzo  della regione e al comizio finale parteciperanno i quattro segretari generali nazionali di categoria: Rossana Dettori per la Fp Cgil, Giovanni Faverin per la Cisl Fp, Giovanni Torluccio per la Uil Fpl e Nicola Turco per la Uil Pa. I sindacati di categoria hanno proclamato la giornata di sciopero per i rinnovi contrattuali pubblici e privati, e per le vertenze regionali e territoriali aperte. Secondo i lavoratori, infatti, nonostante 6 anni di blocco il Governo continua a ritenere la contrattazione nei settori pubblici "un’attività residuale sulla quale non vale la pena investire risorse". 

Sempre il 7 aprile, invece, in Sardegna gli operai degli appalti Alcoa e dell’ex Ila incontreranno il governo regionale a Cagliari. Sul tavolo, ci sono il futuro dei 110 lavoratori (66 dell’Ex Ila e 44 dell’indotto Alcoa) rimasti senza ammortizzatori sociali, ai quali se ne aggiungeranno altri 250 entro dicembre 2016. La Regione ha affermato: “Non siamo autorizzati a concedere ammortizzatori, ma stiamo ragionando sulla possibilità di estendere anche a questi lavoratori gli effetti delle politiche di flexicurity”, cioè dei programmi che prevedono tirocini per sei mesi dietro il pagamento di indennità.

L' 8 aprile, poi, è la giornata di Azione Europea per i lavoratori della General Electric. I sindacati affiliati a IndustriAll Europe, che organizzano lavoratori nel gruppo General Electric, si mobilitano per una giornata che si terrà contemporaneamente presso la direzione centrale a Parigi e presso i siti aziendali in tutta Europa. I sindacati chiedono al management di fermare il piano di ristrutturazione in corso e, in alternativa, adottare una strategia industriale coerente e sostenibile in modo da garantire il futuro dei posti di lavoro. General Electric, dopo l’acquisizione nello scorso novembre di Alstom Power ha infatti deciso una riorganizzazione su larga scala che colpisce tutti i paesi europei e che prevede la cancellazione di circa 6.500 posti di lavoro. In Italia, ci saranno manifestazioni presso tutti gli stabilimenti.

Altri eventi 
Martedì 5 aprile a Bologna ci sarà la conferenza stampa della Cgil Emilia Romagna sull’esito della consultazione straordinaria per la “Carta dei diritti universali del lavoro” e sull’avvio della campagna di raccolta firme per la presentazione della proposta di legge “Carta diritti universali” e quesiti referendari. L’appuntamento è alle ore 11 presso la sede della Cgil regionale (via Marconi 69). Partecipa Vincenzo Colla, segretario generale Cgil Emilia Romagna.

Il 6 aprile ci sarà invece una conferenza stampa di Cgil e Fp Cgil a Roma, presso la sede nazionale della Cgil in corso d'Italia, alle ore 12.30, per dire no alla soppressione dei Tribunali e delle Procure per i minorenni, prevista  dalla recente proposta di riforma del Tribunale della famiglia. All'appuntamento parteciperanno tra gli altri il segretario confederale della Cgil Gianna Fracassi e il segretario nazionale della Fp Cgil Salvatore Chiaramonte. 

Cgil e RadioArticolo1 organizzano inoltre per il prossimo 7 aprile l'iniziativa dal titolo "Libertà, lavoro, legalità. Le tre elle dell'informazione". L'appuntamento sarà alle ore 15 presso il Teatro dei Dioscuri di Roma, in via Piacenza, 1. Concluderà Susanna Camusso, segretario generale della Cgil.

Si svolge infine venerdì 8 aprile a Roma il convegno “Sta per finire l’epoca delle multinazionali in paradiso (fiscale)?”. L’appuntamento è alle ore 9.30 presso la Cgil nazionale. L'iniziativa ha lo scopo di far conoscere e discutere criticamente il progetto elaborato dall'Ocse e approvato dai governi del G20 per contrastare l'elusione fiscale da parte delle imprese multinazionali, attraverso l'erosione della base fiscale  e lo spostamento dei profitti verso i paesi a più bassa tassazione o veri e propri paradisi fiscali.