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Futuro. Non si dice, si fa. È questo il titolo della festa nazionale di LiberEtà, il mensile dello Spi, i pensionati della Cgil, che quest'anno si terrà a Milano dal 26 al 28 giugno.
La tre giorni sarà un momento di dialogo con i soggetti del cambiamento, del mondo del lavoro, dell’innovazione tecnologica e sociale: istituzioni, urbanisti, attori di trasformazione, start up, makers. Generazioni a confronto per capire come cambia la città e il lavoro. Un'occasione utile per capire cosa si sta facendo e dove si sta andando sui fronti della riqualificazione delle periferie, della trasformazione urbana e sociale e della definizione di nuovi servizi di welfare.
Non è un caso che lo Spi abbia coinvolto attivamente tutte le risorse più innovative presenti sul territorio, anche per l’organizzazione e gli allestimenti della festa, curati in particolare da WeMake, uno dei FabLab milanesi di spicco nel panorama nazionale e internazionale.
Innovativi sono anche i luoghi della festa: Mudec, Fondazione Feltrinelli, Base Milano. Tutti frutto di grandi processi di trasformazione urbana dove l’archeologia industriale si mescola con il design architettonico più moderno. Lo Spi si conferma così come un sindacato “d’avanguardia” che vuole dialogare con le giovani generazioni e che vuole essere al passo con le grandi rivoluzioni che attraversano quotidianamente le nostre vite.
La prima giornata si apre a Palazzo Marino con i saluti del Sindaco Giuseppe Sala. A seguire il confronto sui temi della città che cambia nella sala Auditorium del Mudec in via Tortona: “Ripensare la città. Periferie e rigenerazione urbana”. Partecipano gli Assessori del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino e Carmela Rozza; insieme a loro ci saranno anche il segretario della Camera del lavoro di Milano Massimo Bonini, il segretario generale dello Spi Cgil di Milano Sergio Perino, il Presidente di Aler Angelo Sala e il segretario generale dello Spi Cgil nazionale Ivan Pedretti. Alessandro Braga di Radio Popolare modererà il confronto.
In chiusura della giornata ci si sposta sempre all’interno dell’ex Ansaldo nello spazio adiacente di Base Milano per un racconto doppio: quello di chi anima oggi uno dei luoghi simbolo dell’innovazione sociale e culturale milanese, Valentina La Terza, responsabile del programma di Base; e l’altro di una ex operaia dell’Ansaldo, Teresa Barbieri, che quel luogo lo ha vissuto quando la produzione era ancora attiva e dava occupazione a circa 1.200 lavoratori.
La seconda giornata si svolge invece negli spazi della nuovissima Fondazione Feltrinelli di via Pasubio. In mattinata l’incontro “Ripensare il welfare. Innovazione sociale e tecnologica” con l’Assessore Cristina Tajani, Cristina Martellosio di WeMake, Bertram Niessen direttore scientifico e presidente di CheFare. Insieme a loro interverranno anche il segretario nazionale della Cgil Vincenzo Colla e il segretario generale dello Spi Cgil nazionale Ivan Pedretti. A moderare la giornalista di Nòva - Il Sole 24 Ore Alessia Maccaferri. Ci si interrogherà sul ruolo che possono svolgere le nuove tecnologie nella ridefinizione di un nuovo welfare e di servizi di assistenza agli anziani migliori e più efficienti. All’interno della seconda giornata troveranno spazio, come di consueto, i Premi di LiberEtà. Il concorso narrativo, Premio LiberEtà 2017, che compie 19 anni. Infine, il concorso dei cortometraggi, Spi Stories, giunto alla sua quinta edizione, dedicato quest’anno proprio al tema delle periferie.
La terza giornata sarà infine dedicata ai temi del lavoro con un’assemblea presso la storica Camera del lavoro di Corso di Porta Vittoria con Susanna Camusso e gli attivisti dello Spi che tutti i giorni lavorano sul territorio, aprono le sedi sindacali e costituiscono l’ossatura di una grande organizzazione che quotidianamente cerca di dare risposte ai cittadini, lavoratori e pensionati. In chiusura, un momento di festa con la premiazione dei LiberAttivi: uomini e donne che in tutta Italia diffondono e promuovono il mensile LiberEtà.