“I lavoratori delle Province sono stanchi di aspettare che la Regione Veneto deliberi sul riordino istituzionale e decida come salvaguardare l’occupazione e i servizi". Lo affermano Daniele Giordano, segretario generale Fp Cgil, Marj Pallaro, segretario generale Fp Cisl, e D’Emanuele Scarparo, segretario generale Uil Fpl. "La Giunta regionale non ha ancora deliberato sul riordino istituzionale previsto dalla legge Delrio, ormai siamo in ritardo di più di un anno, e tale negligenza sta mettendo in discussione servizi e posti di lavoro. Troviamo incomprensibile che il presidente Zaia abbia depositato numerose proposte di legge – continuano i leader delle sigle di categoria –, e si sia dimenticato di un tema come quello del riordino istituzionale, che dovrebbe essere caro a chi si richiama a princìpi di federalismo e sussidiarietà. A questa situazione, si aggiungono i pesanti tagli del Governo ai trasferimenti, che rischiano di provocare il dissesto degli enti”.

“In questi mesi, abbiamo cercato di affrontare il tema degli esuberi facendo in modo che nessuna persona perdesse il lavoro e fosse collocato presso istituzioni del sistema degli enti locali, ma non è più possibile proseguire su questa strada. Le Province stanno adottando atteggiamenti e metodologie differenti che rischiano di mettere a rischio le funzioni esercitate ed a determinare la perdita di numerosi posti di lavoro. Servizi gestiti direttamente dalle Province o anche attraverso appalti, pensiamo alla spesa per il sociale, che sembravano salvaguardati attraverso alcune variazioni di bilancio, ma che invece appaiono essere fortemente a rischio. Sono servizi che si rivolgono anche a persone con disabilità, ad esempio sensoriali, per i quali questi servizi sono essenziali. A questi servizi sono legati anche lavoratori che rischiano, dopo anni e anni, non solo di vedere mortificata la loro professionalità, ma anche di rimanere senza lavoro", rilevano ancora Cgil, Cisl e Uil.

"Prima delle elezioni regionali, l’osservatorio regionale sul riordino istituzionale stava trovando una sintesi tra le esigenze dei diversi attori istituzionali. È necessario che il nuovo vicepresidente Forcolin riprenda in mano subito la trattativa, per chiudere un protocollo di sintesi a garanzia del percorso di riordino. Per tali motivazioni, lunedì 13 luglio, dalle 14.30, manifesteremo davanti al Consiglio regionale, e auspichiamo che il presidente Zaia, che sarà presente, riceva una delegazione e sottoscriva un protocollo con impegni precisi sui tempi di approvazione del riordino istituzionale, che non può essere oltre settembre. Come Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, chiediamo anche ai senatori eletti in Veneto e alla Regione di aprire un confronto immediato sul Dl enti locali in discussione in Senato, per modificare le scelte sbagliate del Governo che mortificano la professionalità e il lavoro della polizia provinciale e dei centri per l’impiego", concludono i sindacati.