Il ministro Fornero mette le mani avanti, in vista dell'autunno piuttosto movimentato che aspetta il mondo del lavoro. "Io mi auguro che non si arrivi allo sciopero generale, noi lavoriamo per creare un clima di collaborazione", ha detto in merito alle parole di Susanna Camusso, leader della Cgil, che non esclude lo sciopero generale e dell'"autunno bollente" che si attende il presidente di Confindustria Squinzi.

Il ministro, intervenuta a "Prima di tutto" su Rai Radio 1, ha poi raccontato: "A Bruxelles ho incontrato il capo del sindacato europeo, mi ha dato un suo biglietto con scritto 'Bon courage Elsa'. E io lo prendo come un invito a continuare a lavorare con coraggio e determinazione e spero che questo serva anche a evitare un peggioramento del clima sociale".

"Ci presentiamo anche per ascoltare le richieste dei sindacati e per convincerli che è necessario uno sforzo comune per aumentare la produttività, anche per una ripresa dei salari: e' difficile che possano essere aumentati senza un aggancio alla produttività". "L'aumento della produttività- ha spiegato- è il risultato di tante azioni, anche di accordi aziendali di secondo livello dove le soluzioni possono essere provate più rapidamente e più efficacemente".

E alla domanda su quale provvedimento verrà privilegiato tra rifinanziamento per la detassazione del salario di produttività e riduzione del cuneo fiscale, il ministro ha risposto: "Studieremo entrambi i provvedimenti, si tratta di trovare risorse, e nessuno si aspetti che saranno su vasta scala. Io personalmente sono abbastanza attaccata all'idea di una riduzione del cuneo fiscale legata a buone relazioni di lavoro. Pero' sono aperta, questa e' solo una delle ipotesi che vengono studiate".

"I lavoratori sono più produttivi quando hanno capacità e conoscenza e questo si ottiene attraverso la formazione. Io immagino interventi di tipo microeconomico piuttosto che macroeconomico". Alla domanda, poi, se nella delega fiscale, che sara' approvata entro l'anno, potranno esserci provvedimenti come il rifinanziamento della detassazione del salario di produttività o per la riduzione del cuneo fiscale, il ministro ha risposto: "Questo, almeno da parte mia, e' l'auspicio, sempre sapendo che non ci sono grandissimi margini. Però il punto è che la produttività non può essere il risultato di un provvedimento, ma di molte azioni".