A seguito della capillare consultazione e dell’ampio consenso ottenuto dai lavoratori interessati alla preintesa siglata lo scorso luglio, è stato firmato definitivamente l’accordo tra la Fondazione Don Carlo Gnocchi e i sindacati di categoria Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Un atto che, rimarcano i segretari delle tre sigle, Cecilia Taranto, Daniela Volpato e Giovanni Torluccio, “dà il via a un percorso che, pur nella situazione di grave crisi finanziaria che sta attraversando la Fondazione, consente di portare avanti il negoziato per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro in parallelo con l’implementazione del piano di risanamento”.

Nel frattempo, grazie alle linee guida formulate nell’accordo – spiegano i segretari –, “si potrà negoziare, per ciascuno dei poli territoriali in cui è articolata la Fondazione, un accordo temporaneo, e gestire così in maniera mirata le criticità specifiche delle diverse strutture. L’intervento temporaneo su pochi istituti contrattuali permetterà di gestire le difficoltà economiche attuali, scongiurando il ricorso a misure che sarebbero state ben più gravose per il personale, come la messa in mobilità e la cassa integrazione”. In particolare, "sarà possibile intervenire sugli orari di lavoro, riprogrammandoli e aumentandoli fino a due ore settimanali, nel rispetto delle relazioni sindacali; ricalcolare i periodi di ferie in modo da ottimizzare i servizi agli utenti, sempre preservando il limite minimo di garanzia per i lavoratori di 26 giorni di ferie l’anno; prevedere incentivi al pensionamento per il personale che ha maturato o maturerà i requisiti previsti dalla legge".

Inoltre, si potranno destinare ad incentivi al personale le economie aggiuntive ricavate da questi aggiustamenti, al netto di quanto andrà investito nel piano di risanamento, e previa valutazione dell’andamento di quest’ultimo che le parti effettueranno a livello nazionale", si legge ancora nel testo dell'accordo. Infine, Fondazione e sindacati concordano nel rivalutare le indennità per lavoro festivo e notturno, così come si sancisce l’impegno a integrare il ccnl in vigore con il contratto di apprendistato, e si stabilisce l’erogazione di una somma una tantum per le spettanze arretrate del triennio 2010-2012. Gli accordi temporanei saranno validi per un periodo di 36 mesi, trascorso il quale cesseranno automaticamente, e potranno essere rimodulati qualora un polo centri prima del previsto gli obiettivi di risanamento. “Si tratta di un passo importante – concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – , su cui dovremo costruire le premesse per uscire dalla crisi, salvaguardando i servizi, i livelli occupazionali e il diritto al rinnovo del contratto”.