E' stato fissato per martedì prossimo a Roma il tavolo di confronto con il governo sul futuro dello stabilimento Fincantieri del quartiere genovese di Sestri Ponente. Prosegue, intanto, la mobilitazione dei lavoratori del cantiere e dell'indotto, che da ieri occupano lo stabilimento per denunciare la mancanza di commesse e le conseguenze occupazionali che ne derivano. L'occupazione del cantiere, hanno annunciato i sindacati, continuerà anche stanotte. Domani mattina in programma un'assemblea dei lavoratori per decidere se proseguire ad oltranza o adottare nuove forme di protesta.

Momenti di tensione si sono registrati poco dopo le 13 davanti alla prefettura del capoluogo, dove alcune centinaia di lavoratori attendevano da ore l'esito dell'incontro tra il prefetto di Genova, i sindacati e i rappresentanti delle istituzioni locali. Prima di raggiungere la prefettura, i lavoratori, che chiedono nuove commesse da destinare al cantiere, hanno dato vita ad un corteo che ha attraversato il Ponente ed il centro cittadino con gravi ripercussioni sul traffico. All'incontro con il prefetto, che si concluso intorno alle 14, hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, il presidente della Provincia di Genova, Alessandro Repetto e il sindaco del capoluogo, Marta Vincenzi.

"Si corre il serio rischio che Fincantieri, punto di eccellenza dell'industria italiana, non riesca a competere sui mercati a causa della mancanza di un piano industriale nazionale, per l'assenza di politiche industriali e, soprattutto, per la carenza di interlocutori a livello governativo”. Così il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, interviene sulla protesta degli operai a Genova del colosso cantieristico italiano.Il dirigente sindacale sottolinea come “le divisioni che si stanno manifestando nei singoli cantieri del gruppo rappresentano la contraddizione esemplare che, se non ricondotta dal governo ad una gestione unitaria, può portare solo alla frantumazione del sistema senza prospettive certe per i lavoratori e per l'impresa”, conclude Scudiere