"Fincantieri deve tenere aperti tutti i cantieri. L'idea di dividere i cantieri o di contrapporli, come si sta facendo, è un  atto di irresponsabilità da parte dell'azienda". Lo afferma Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, a margine della manifestazione dei lavoratori della Fincantieri di Genova-Sestri Ponente. Landini chiede "un piano industiale serio e un intervento del Governo che si è impegnato a convocare un tavolo".

"La massa critica di un'azienda di questo genere - ha aggiunto Landini - è la condizione per poter acquisire nuovi prodotti in Europa. C'è bisogno di un nuovo piano di riconversione: non bisogna fare solo navi da crociera o militari, ma bisogna essere in grado di diversificare la produzione e in questo modo aggredire nuove quote di mercato. Questo è quello che serve e, da questo punto di vista, il problema dell'efficienza dei cantieri è soprattutto un problema di qualità dei prodotti. Servono nuovi prodotti. Questa è la condizione che noi poniamo, queste sono le lotte che vanno fatte".

"Qui a Sestri Ponente - ha proseguito il segretario generale della Fiom - non stiamo resistendo o difendendo gli interessi di una parte, ma stiamo difendendo il lavoro, proponendo un'idea diversa di uscita dalla crisi e stiamo facendo una battaglia per tutto il Paese. Con questa convinzione, non dobbiamo fermarci. La situazione è difficile - ha aggiunto - ma dobbiamo essere convinti che noi non accetteremo mai decisioni che portano a licenziamenti o alla chiusura di stabilimenti. Dobbiamo batterci finché la posizione dell'azienda non cambierà, resistendo un minuto in più di quelli che vogliono cancellarci i diritti. Se non lo facciamo - ha concluso - il finale è già scritto".