Prosegue la protesta dei lavoratori del Cantiere navale di Palermo e del relativo indotto, che dalle ore 7,30 di stamattina (9 giugno) hanno tenuto un presidio prima in via Roma e poi in via Crispi, con blocchi stradali. Alle 10 una delegazione della Fiom Cgil locale è stata ricevuta dal vice-prefetto.

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“Al Cantiere navale siamo in emergenza sociale. È necessario che la Prefettura convochi i vertici nazionali di Fincantieri per chiedere la distribuzione di carichi di lavoro anche a Palermo – dichiarano Francesco Foti, Serafino Biondo e Giuseppe Pirotta, della Rsu Fiom Palermo –. L'amministratore delegato del gruppo Bono ha detto di aver acquisito 55 navi da costruire in dieci anni, saturando tutti i cantieri. Tranne Palermo: solo da noi i bacini sono fermi. Chiediamo tempi celeri per questo tavolo, che riteniamo debba essere allargato anche alla Regione e al Comune”.

Anche domani si terrà un presidio. “Staremo in via Cavour, davanti alla sede della Prefettura, fino a quando non ci comunicheranno la data del tavolo. Non smobilitiamo – aggiungono i tre sindacalisti –, fino a quando non sarà convocata Fincantieri nazionale a Palermo e saranno assegnati i carichi di lavoro in maniera equa a tutti”.