"Quello che si intravede, a partire proprio dall'esempio della Fiat, è un eccesso di potere per quelli che già detengono tutti i poteri, e un declino dei diritti costituzionali, proprio sul terreno del lavoro, che resterà comunque quello decisivo per il destino di tutti i cittadini". Con un editoriale pubblicato nell'edizione di oggi a firma di Beppe Del Colle Famiglia Cristiana prende così posizione sulla vicenda Fiat.

Il settimanale cattolico rileva anche che "non esiste nel programma di governo nessun cenno a provvedimenti che riducano la precarietà del lavoro o consentano qualche speranza rispetto agli ammortizzatori sociali riguardo alla disoccupazione - di là dalla cassa integrazione - o alla non occupazione, che tocca ormai un giovane fino ai 25 anni su quattro".

Citando poi la vicenda degli scontri tra i pastori sardi e la polizia al porto di Civitavecchia il 28 dicembre, il settimanale dei Paolini sottolinea che a fare le spese oggi è "un concetto di democrazia che si pensava ormai accettato da tutti senza eccezioni: la libertà di manifestazione della protesta dei cittadini per qualsiasi ragionevole motivo, esclusa ovviamente la violenza, ma incluso il diritto di sciopero".