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Inizia domani, a Detroit, e proseguirà il 15 e 16 marzo, il sesto incontro della rete sindacale globale del Gruppo Fca-Cnhi. I precedenti meeting sono stati ospitati a Torino, presso la sede del centro di formazione dell'Ilo, quest'anno per la prima volta le delegazioni si incontreranno negli Stati Uniti.
All'incontro parteciperanno le organizzazioni sindacali dei principali paesi di insediamento di Fca-Cnhi (Italia, Stati Uniti, Brasile, Canada, Polonia ecc...) affiliati alla federazione internazionale IndustriAll Global Union.
Il meeting globale si tiene in un momento di particolare importanza per il settore e per il futuro della casa automobilistica italo-americana, il cui amministratore delegato a più riprese ha rilanciato l'idea di fusione con altri tra i principali costruttori. Le strategie in un settore attraversato da grandi cambiamenti determinano incertezze sul futuro produttivo e occupazionale del gruppo.
La Fiom sarà presente all'incontro di Detroit con una delegazione composta dal responsabile della Fiom nazionale per Fca e per il settore auto Michele De Palma, dal segretario generale della Fiom di Torino Federico Bellono e dal responabile dell'Ufficio internazionale Stefano Maruca. Per la delegazione Fiom il confronto globale è “fondamentale per la interdipendenza di mercato e produttiva tra gli Stati Uniti e l'Europa. Il coordinamento sindacale deve confrontarsi con le nuove politiche dell'amministrazione americana, le legislazioni sulle emissioni, la crescita del settore nelle regioni asiatiche, i cambiamenti tecnologici sul prodotto e sul processo”.
Questi cambiamenti fanno inoltre da cornice ad altri specifici del nostro paese come le scadenze tra il 2017 e il 2018 del piano industriale e delle intese sindacali da cui la Fiom è stata esclusa.
“Pertanto il 2017 è un anno decisivo per il gruppo Fca e per i lavoratori – affermano le tute blu della Cgil - . Le scelte del management sull'assetto societario e quelle industriali (a partire dalla sfida mondiale di innovazione per l'auto ecologica, a guida assistita e connessa) e occupazionali, saranno al centro del confronto con le delegazioni che giungeranno a Detroit”.