"I commissari della Eriches - 29 Giugno hanno inviato una nota con la quale dichiarano di non poter pagare i prossimi stipendi di marzo ai circa 1300 lavoratori del gruppo. Denunciano in particolare la situazione debitoria di Ama, che, secondo quanto da loro dichiarato, vale circa 17 milioni di euro. Malgrado numerose riunioni, non è stato ancora definito un piano di rientro. Di fronte a questa situazione al sequestro dei beni, il gruppo e le sue consorziate non hanno più liquidità". Così, in una nota, ‎Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio.

"Non è assolutamente pensabile aggiungere oggi altra benzina su un fuoco che cova sotto le ceneri - aggiunge -, visti anche i recenti fatti delle minacce verso l'assessore Danese e ai magistrati. Il blocco degli stipendi potrebbe portare a una situazione non governabile e ad alto rischio sociale, una condizione iniqua e paradossale che va assolutamente scongiurata: la Cgil reagirà con decisione al varo di provvedimenti in questo senso. Facciamo appello quindi all'Ama e agli altri interlocutori nella vicenda, perché sblocchi immediatamente le liquidità necessarie e apra un serio confronto per un piano industriale, che consenta un periodo di stabilità per i lavoratori: non possono essere loro a pagare le deviazioni di Mafia Capitale".