Licenziamenti Embraco congelati fino alla fine dell'anno. La fumata bianca è arrivata questa mattina (27 marzo), nel corso dell'incontro all'Amma tra sindacati e azienda, che hanno trovato l'accordo sugli incentivi all'esodo, ritenuti troppo bassi nell'incontro di giovedì scorso.

Chi lascerà l'azienda entro aprile otterrà 60 mila euro, 50 mila chi andrà via a maggio, 35 mila chi invece lo farà tra giugno e agosto, 30 mila da settembre a dicembre. L'accordo è stato raggiunto sul rush finale, la procedura scadeva infatti tra due giorni.

Le parti si sono poi spostate in Regione Piemonte, per la firma del verbale di accordo presso l'assessorato al Lavoro. L'intesa ratifica la sospensione, fino a fine anno, dei 500 licenziamenti a Riva di Chieri (Torino), come previsto dall'accordo siglato al ministero dello Sviluppo economico lo scorso 2 marzo.

I lavoratori della Embraco di Riva presso Chieri erano scesi di nuovo in sciopero questa mattina in attesa della decisione. Lo stop di 8 ore era stato deciso sui tre turni di lavoro, con un presidio di protesta alla sede dell'Amma e successivo corteo fino alla sede dell'assessorato in occasione dei due tavoli.

“Abbiamo finalmente concluso la prima parte, con la proroga della procedura di licenziamento collettivo e si avvia ora il percorso di reindustrializzazione e ricollocazione di tutti i lavoratori". Così Lino La Mendola, della segreteria Fiom di Torino, e Ugo Bolognesi, responsabile Embraco per la Fiom, sull'intesa raggiunta oggi. “Il 9 aprile siamo convocati al Mise – aggiungono – dove ci aspettiamo che si entri nel merito dei progetti industriali e che finalmente si materializzino i potenziali investitori per capire chi sono, che cosa vogliono fare, con quali risorse economiche e quanti addetti saranno coinvolti, ferma restando la tutela dei diritti acquisiti dai lavoratori. Ci aspettiamo inoltre il rispetto degli impegni assunti nel verbale del 2 marzo da tutti i soggetti coinvolti, a partire dalle istituzioni nazionali e locali e Whirlpool Embraco”.

“Il mantenimento delle attività operative fino a dicembre 2018 – conferma l'azienda in una nota – consentirà ad Embraco, alla Regione Piemonte, al Mise e a Invitalia di proseguire nella ricerca di uno o più partner per la reindustrializzazione del sito, percorso che vede il costante e profondo impegno dell’azienda. Embraco ha concordato di istituire una specifica commissione che provvederà ad aggiornare periodicamente i lavoratori e i loro rappresentanti sugli sviluppi del processo di reindustrializzazione”.