“Sappiamo agire, sappiamo dove andare, sappiamo sperare, sappiamo toccare il cuore”. Il coordinamento Donne della Cgil di Catania e l'Anpi (Associazione nazionale partigiano d'Italia) lanciano un messaggio di forte contrasto alla violenza in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. E scelgono un messaggio visivo per interagire con la comunità: un manifesto auto prodotto e composto da immagini fotografiche scattate da donne "normali" nella quotidianità delle loro vite, tra impegno, lavoro, affetti, cultura e tempo libero, e composto con la tecnica del collage. Il manifesto, dal titolo "La violenza non è la nostra cultura", sarà messo a disposizione di tutti coloro (singoli cittadini, associazioni, movimenti, scuole ecc) che volessero utilizzarlo nella veicolazione del messaggio contro il femminicidio e la violenza in genere a danno delle donne, ma non solo.

In occasione del 25 novembre, inoltre, viene lanciato uno "Sportello antiviolenza" promosso dalla Cgil e sito in via Crociferi 40, dove le donne potranno trovare il sostegno di un pool di psicologhe professioniste. Spiegano da Catania Angela Battista (responsabile del Coordinamento donne Cgil) e Margherita Patti (Cgil): “In un momento storico così duro, impregnato di paure e da episodi di grave violenza, le donne continuano a fare la loro parte. Il femminicidio resta un'emergenza mondiale e il lavoro delle donne contro questo fenomeno prosegue su ogni fronte, compreso quello sindacale. L'impegno della Cgil e del Coordinamento donne va avanti quotidianamente, ma oggi vogliamo lasciare un segno nell'ambito della comunicazione 'al femminile'. Abbiamo costruito un manifesto a più mani, e abbiamo riassunto in poche frasi alcune verità importanti sulle donne: il nostro essere contro la violenza prima di tutto, ma anche la nostra incrollabile volontà, la nostra sensibilità, il nostro saper fare e saper leggere le cose del mondo attraverso un codice diverso da quello ordinario”.

“Lo sportello antiviolenza avrà un carattere di alta professionalità e alto valore sociale – concludono Battista e Patti – e si integrerà con la rete di altri sportelli presenti nel territorio. Si tratta di un servizio fortemente voluto dal Coordinamento donne e dalla Cgil, nel segno di un sindacato che crede nei diritti. Tra questi, l'avvalersi di un sostegno concreto e di facile fruibilità sul territorio, nel più completo rispetto della privacy”. Una donna su tre in Italia, ricorda la Cgil, subisce violenza soprattutto in casa e sul lavoro. Calano le denunce ma non i femminicidi. Le vittime di violenza, sia fisica che sessuale, perpetrata soprattutto dai partner o dagli ex partner infatti, stando alla recente indagine effettuata dall’Istat e dal ministero, ammontano a quasi 7 milioni. In Italia le leggi sulla violenza contro le donne sono in linea con gli standard europei, ma le tutele effettive no. Tanto da spingere l’Onu, nelle osservazioni formulate nel quarto rapporto periodico pubblicato nei giorni scorsi, a lanciare un monito al nostro Paese al fine di assicurare effettiva tutela alle donne.