“Siamo pronti. In queste settimane abbiamo fatto un grande lavoro, un lavoro che continua anche in queste ore, in questi giorni. Non soltanto durante gli incontri, nei territori, nei luoghi di lavoro, ma anche con tante realtà e persone esterne. Dalle scuole all'università, in questa settimana si concentreranno molte iniziative e credo che tutti quanti stiano lavorando per avere una grande manifestazione”. A dirlo ai microfoni di Italia Parla su RadioArticolo1 è Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil Roma e Lazio, commentando il lavoro preparatorio per la grande manifestazione del 25 ottobre a Roma.

“Ci sarà una grande partecipazione - ha continuato Di Berardino - e credo che questo sentimento, questa voglia di esserci per chiedere di cambiare politica al governo la Cgil l'abbia bene interpretata. Aldilà dei numeri, sono convinto che le modalità e il merito che abbiamo scelto siano giusti. Quello che conta sono le nostre proposte, perché non c'è solo la protesta ma c'è anche la proposta. La proposta di un'idea di un paese diverso.Io sono tra quelli che pensano che non siamo all'ultima spiaggia, è ancora possibile determinare una politica diversa e scelte economiche diverse. Quindi la forza della manifestazione del 25 ottobre è proprio questa: una proposta per cambiare il paese. Le tre parole d'ordine che abbiamo scelto (Diritti, lavoro, uguaglianza ndr) mi sembrano davvero la sintesi giusta di questa emergenza e di questi bisogni che la popolazione avverte. Io credo che sarà davvero una manifestazione importante”.

“Nelle tante assemblee svolte - ha detto il sindacalista - abbiamo avuto delle testimonianze di lavoratori e lavoratrici che hanno raccontato che cosa è il demansionamento. Ad esempio, una signora, una lavoratrice, quadro di un'azienda, che dopo la maternità torna nello stesso posto di lavoro e non occupa più quella posizione ma viene chiamata a svolgere un altro lavoro, con una retribuzione più bassa, e con un impiego dequalificato. Senza alcun confronto, senza nessuna trattativa, senza alcun ragionamento con il sindacato. Altro che bonus bebé”.

“In questo paese - ha concluso il segretario della Cgil - da una parte si continua a parlare di dare ai precari, ai giovani, una prospettiva e dall'altra si adottano provvedimenti e scelte come quelle del jobs act. Ma anche la manovra economica va in questa direzione. Per questo invito tutti ad essere a Roma il 25 ottobre, perché più questa manifestazione è forte, imponente, più sarà facile ottenere anche il cambiamento e una riapertura del dibattito sul lavoro. Noi non lo consideriamo affatto concluso.”