Sarà battaglia contro il disegno di legge sulle intercettazioni, per impedire che passino le cosiddette norme-bavaglio per i giornalisti. Lo annuncia la Fnsi, oggi affiancata dalla Fieg in un affollato incontro organizzato insieme all'Ordine dei giornalisti e all'Unci. Ad aprire i lavori, il presidente della Federazione Roberto Natale: “Vogliamo difendere gli interessi generali. E faremo di tutto, compresi presidi davanti al Parlamento, per cambiare un testo contro l'opinione pubblica che ha il diritto a essere informata. Il giornalismo è unito in questa battaglia”.

Per gli editori è intervenuto Carlo Malinconico, presidente Fieg. A suo giudizio preoccupano due aspetti del lodo Alfano: "Uno riguarda la cronaca giudiziaria, l'altro l'organizzazione dell'impresa editoriale. Il diritto di cronaca viene intaccato fortemente quando si vieta la pubblicazione di atti non coperti da segreto. L'altro aspetto riguarda l'organizzazione: se l'editore diventa persona giuridica finisce con il sovrapporsi alla figura del direttore responsabile, alterando gli equilibri all'interno dell'azienda”.