(Adnkronos Salute) - Nuovo allarme suicidi per la crisi economica. Dall'inizio dell'anno si contano già 119 casi, con una preoccupante escalation a settembre e a ottobre. A sostenerlo i risultati dello studio condotto da Link Lab, il Centro studi e ricerche socio-economiche della Link Campus University, che rilevano come, dall'inizio dell'anno, sia salito a 119 il numero delle persone che si sono tolte la vita perché schiacciate dal peso della crisi o per ragioni ad essa riconducibili. Allarmante il numero delle vittime censito nei mesi di settembre, con 13 episodi, e di ottobre con 16 vittime. "E per novembre il rischio rimane ancora alto", afferma Nicola Ferrigni, docente di Sociologia della Link Campus University e direttore del Centro studi Link Lab.

La maglia nera spetta ancora al Nord-Est, con il Veneto in testa che registra 18 suicidi nei primi 10 mesi dell'anno, ma aumenti significativi si contano anche al Nord-Ovest, che passa dai 12 episodi dello scorso anno ai 25 del 2013. Preoccupanti anche i dati relativi al Sud, area con livelli di suicidio storicamente più bassi rispetto alla media nazionale, dove nel 2013 si contano 25 vittime contro le 13 dell'anno precedente. Il numero più elevato di suicidi si registra ancora una volta tra gli imprenditori: ben il 45,4% del totale registrato da inizio anno. Indebitamento, fallimento dell'azienda, debiti verso l'erario ma anche negazione di finanziamenti da parte degli istituti di credito hanno condotto ad una situazione di disperazione" continua il docente. Anche tra i disoccupati i suicidi sono significativamente aumentati passando dai 29 dello scorso anno ai 46 del 2013.