Oggi, a 64 anni dal momento in cui le Nazioni Unite hanno dichiarato il 10 dicembre la Giornata dei Diritti Umani, il mondo sta assistendo ad un attacco senza precedenti ad uno dei diritti umani fondamentali, il diritto di sciopero. Quasi tutti i paesi del mondo riconoscono che i lavoratori hanno il diritto di scioperare e in circa 90 paesi esso è stato sancito anche dalla Costituzione.

A partire dalle prime lotte per il giornata di otto ore e per un giusto salario, per la salute e la sicurezza sul posto di lavoro, per il riposo settimanale e per la libertà dalla discriminazione e dallo sfruttamento sul lavoro, il diritto fondamentale dei lavoratori di sospendere la loro attività ha fornito una base fondamentale al progresso sociale ed economico. E quando la gente si è sollevata contro la dittatura e l'oppressione politica, il suo diritto di sciopero è sempre stato e sempre sarà un elemento non negoziabile della democrazia. Il diritto di sciopero viene negato soltanto nelle dittature più totalitarie.

Le organizzazioni imprenditoriali stanno ora cercando di eliminare tale diritto dalla legge internazionale. Intendono cambiare in peggio e per sempre i rapporti di forza, sia sul posto di lavoro che nella società. Nel momento in cui la democrazia si espande, i lavoratori e i loro sindacati hanno maggiore spazio per lavorare per la giustizia e l'uguaglianza economica e sociale. Quando invece la democrazia si restringe, come succede attualmente in molti paesi, i lavoratori e i loro sindacati si ritrovano sotto attacco.

Per più di 100 anni, quando gli imprenditori e i governi rifiutavano il dialogo e la contrattazione, imponendo, invece, la loro volontà, i lavoratori hanno sempre compiuto il passo e affrontato il rischio di sospendere la propria attività. Ciò non cambierà. Togliendo il diritto di sciopero si toglie di mezzo l'ultimo baluardo contro l'oppressione. Il movimento sindacale internazionale è determinato a resistere all'assalto di questo diritto fondamentale. Siamo la forza dell'opposizione, siamo la forza del progresso. Togliendoci il diritto di sciopero ci trasformerebbero tutti in schiavi. Non permetteremo che questo accada.