Prosegue il famigerato “concorsone" per la scuola, il primo dopo 13 anni di digiuno. Al termine delle prime due sessioni delle prove preselettive sono oltre il 66% i bocciati sui primi 69mila partecipanti al test. I partecipanti alle prove, finora, sono stati 69.037, cioè il 79,7% dei candidati previsti. Di questi, hanno superato la prova in 23.285, il 33,7%. Complessivamente, i candidati attesi alle prime due sessioni erano invece 86.723.

La maggior parte degli aspiranti prof, dunque, ha fallito la prova composta da 50 quesiti proposti su computer, unici per tutti i posti e le cattedre messe a bando. Il tempo a disposizione per rispondere è di 50 minuti, al termine dei quali ogni candidato visualizza il risultato conseguito sulla postazione assegnata. Per il superamento della preselezione è necessario conseguire un punteggio non inferiore a 35/50.

Per il ministero dell'Istruzione i primi risultati, con il 33,7%di ammessi sono positivi: "La quota degli ammessi supera il 30%", e "dimostra l'accessibilità del test e garantisce, allo stesso tempo, la piena funzionalità della prova".

Eppure i la maggior parte dei candidati boccia il test. "Domande a tratti banali, certamente poco adatte per selezionare futuri insegnanti", dicono alcuni di loro ai giornalisti dell'agenzia Dire, fuori deal liceo Newton di Roma, una delle oltre cento sedi coinvolte nella selezione nella Capitale. "Ho preso 46 su 50 al test – dice una donna - Sono passata, ma sono delusa dalla preselezione. Non permette di selezionare chi ha una reale aspirazione, di differenziarlo da chi ci prova e basta. Le mie domande di italiano erano banali, matematica e lingue più complesse. In tanti sono venuti a tentare. Li capisco, oggi c'é fame di lavoro. Ma che docenti saranno?". Chi e' stato bocciato resta deluso. Al Newton un capannello di escluse che nella vita, paradossalmente, fanno le insegnanti, si confronta a fine prova sulle domande. "Vabbe'- si consolano- almeno restiamo in graduatoria. Ormai è andata".

Le sessioni di prova del test preselettivo del concorso, in ogni caso, continuano sotto "il costante monitoraggio pubblico del ministero sui dati e i risultati che pervengono dalle sedi di concorso", spiega il Miur. I candidati sono oltre 320.000, per soli 11.542 posti a disposizione, dalla scuola dell'infanzia alle superiori. Coloro che supereranno la prova di preselezione saranno ammessi alle successive prove, scritte e orali. Le prime nomine in ruolo dei vincitori del concorso saranno fatte già a partire dal prossimo anno scolastico.