“In questi giorni – spiegano Cgil, Cisl e Uil di Siena – assistiamo a vari interventi sull'accorpamento delle Asl di area vasta sud della Toscana, che avrà inizio il 1° luglio, per avere la sua piena operatività da gennaio 2016. Di sicuro, non sarà un processo che potrà essere perpetrato in silenzio. Proprio per questo, chiediamo fin d'ora l'apertura di un tavolo di confronto, che renda partecipi le organizzazioni sindacali confederali e di categoria di Arezzo, Grosseto e Siena”.

“La posta in gioco – sottolineano le tre sigle – non può e non deve essere la questione della sede, ma deve obbligatoriamente interessare la tenuta e l'ampliamento dei servizi sul territorio. Un territorio che ancora oggi vede solo parzialmente realizzati i buoni propositi della Dgrt 1235/2012, che avrebbe dovuto garantire quella copertura capillare a garanzia dei bisogni di cittadini e cittadine. Un territorio dove è ancora presente il problema delle liste d'attesa, che in molti casi aprono spazi al mercato libero, anche per i costi troppo spesso molto simili ai ticket. Un territorio che registra ancora troppi accessi impropri ai Pronto Soccorso dei presìdi ospedalieri, compresa l'Aous. Un territorio dove vi è ancora il problema di un tpl che non risponde ai bisogni dei cittadini e delle cittadine, in quanto insufficiente per un territorio vasto e variegato, e dove mancano sinergie strutturali tra i vari soggetti che operano nel trasporto sociale”.

“Come Cgil, Cisl e Uil senesi, crediamo quindi – concludono i sindacati –, che l'obiettivo principale da raggiungere in questo momento sia quello di realizzare il prima possibile le Case della salute e la rete di assistenza territoriale, che, se collocate e fatte funzionare nel modo corretto, saranno le uniche vere risposte alla richiesta di presenza concreta sul territorio che gli utenti reclamano da tempo”.