“Siamo contenti che il ministro Poletti riconosca il tema della flessibilità, come da tempo sosteniamo. Bene che la si affronti al più presto perché è urgente approvare misure che rendano più flessibile la possibilità di pensionamento e determinare, per questa via, non solo maggiori occasioni di lavoro per i giovani e per chi lo perde ma anche il giusto riconoscimento di un diritto nell'accesso al trattamento pensionistico”. E' quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, in merito alle parole di oggi del titolare del dicastero del Welfare, Giuliano Poletti.

C'e' ancora "preoccupazione per la vicenda dei giovani (la disoccupazione record), aveva detto ad Agorà su Rai3 Poletti rilanciando più "flessibilizzare in uscita" per per le pensioni. La situazione dei giovani "è una morsa terribile: è stata aumentata l'età delle pensioni e se i piu' anziani rimangono al lavoro non entrano certo i giovani. Poi va sgonfiato il bacino dei cassintegrati. E' un blocco che va superato flessibilizzando in uscita (le pensioni) e spingendo per la crescita".

Però, avverte Vera Lamonica, “vanno mantenute assolutamente le norme introdotte nel decreto sulla Pubblica amministrazione e che riguardano il riconoscimento di quota 96 relativo al pensionamento degli insegnanti, l'eliminazione delle penalizzazioni per i lavoratori che accedano al pensionamento prima dei 62 anni con il requisito dell'anzianità contributiva e il calcolo dei soli periodi di effettivo lavoro per il raggiungimento dei 41/42 anni. Norme che riparano alcune delle tante ingiustizie prodotte dalla legge Fornero”, conclude Lamonica.