Cgil, Cisl, Uil lanciano una vasta campagna di assemblee in tutti i luoghi di lavoro, da realizzarsi a partire dalla prossima settimana, con l'obiettivo di definire piattaforme aziendali in materia di sicurezza, che le categorie potranno sostenere anche attraverso due ore di sciopero a partire dai settori più colpiti, come ulteriore forma di denuncia e di mobilitazione. È quanto si legge in una nota unitaria dei sindacati confederali.

“Ancora un morto sul lavoro – scrivono –, ancora una vita spezzata che allunga quella che ormai va assumendo le dimensioni di una strage. Le istituzioni non possono assistere con indifferenza, l'intero Paese deve mobilitarsi, devono farlo tutti coloro che hanno responsabilità in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro”.

Da parte loro Cgil, Cisl, Uil “hanno elaborato una piattaforma unitaria per combattere gli infortuni, le malattie professionali e promuovere il diritto alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro, sollecitando tutto il Paese dalle piazze del Primo Maggio a condividerne gli obiettivi. Di fronte al ripetersi dei nuovi gravi infortuni mortali e non, non basta più la denuncia, ma occorre intensificare la mobilitazione nel Paese”.

L'ultima tragedia all'Ilva

Proprio oggi un operaio della ditta in appalto di carpenterie metalliche Ferplast, Angelo Fuggiano, di 28 anni, è morto in seguito a un incidente avvenuto nel reparto Ima in una parte del porto gestita dal siderurgico. Secondo fonti sindacali, durante il cambio funi per la macchina scaricatrice Dm 6 un cavo sarebbe saltato nella fase di ancoraggio della parte finale travolgendo il lavoratore. 

Le segreterie territoriale Fim, Fiom, Uilm e Usb di Taranto hanno proclamato immediatamente lo sciopero dei dipendenti diretti e dell'appalto dalle 11 di oggi 17 maggio fino a tutto il primo turno di domani. Nel corso degli ultimi mesi, dicono le organizzazioni sindacali, “sono stati proclamati tanti scioperi (ultimo il 30 aprile) per denunciare le condizioni di sicurezza carenti, generate anche da una serie di mancanze organizzative, assenza di investimenti e manutenzioni tante volte denunciati, e oggi c'è stato l'ennesimo inaccettabile episodio”.

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