Dal 2008 ad oggi nel territorio della Provincia di Barletta-Andria-Trani sono 20mila circa gli occupati in meno. Nel 2013 disoccupazione al 22 percento, quasi il doppio quella giovanile. Dati in crescita lo scorso anno, solo nel 2016 previsto un lieve calo.

“Numeri che galoppano – spiega una nota della Cgil Bat – mentre pochi, o nulli, sono i segnali di risalita”. Se questi sono i numeri della disoccupazione non ci sono, invece, dati certi sugli ammortizzatori sociali. “La cassa integrazione in questo territorio è aumentata a dismisura sebbene non ci siano ancora informazioni ufficiali da parte dell’Inps”.

“Analizzando tuttavia la situazione attuale nel territorio – si legge ancora nella nota – fino a qualche anno fa la cassa integrazione serviva a prendere tempo per assistere all’evoluzione del mercato e nel frattempo dava possibilità alle aziende di ricollocarsi. Oggi sempre più spesso, ci ritroviamo a firmare mobilità e licenziamenti collettivi. Il tempo evidentemente ormai è scaduto. L’unico freno all’emorragia occupazionale è rappresentato dai contratti di solidarietà. Ma sulla ‘solidarietà’ non ci sono certezza nei finanziamenti”.

L’attenzione del sindacato è anche sull’emergenza abitativa strettamente collegata alla dimensione occupazionale. “Nel cosiddetto Milleproroghe è stato bloccato il blocco degli sfratti, questo gioco di parole sta a significare che nel territorio se non si interviene immediatamente ci saranno migliaia di persone che verranno ‘invitate’ ad abbandonare le proprie abitazioni”