“Siamo preoccupati per l’assenza di risposte da parte del governo sui temi della previdenza”. A dirlo è il segretario generale della Cgil Susanna Camusso al termine dell’incontro che si è tenuto quest’oggi, 16 ottobre, tra i sindacati e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. In primis la leader del sindacato di corso d’Italia sottolinea che è necessario un “atto normativo che sospenda l’automatismo dell’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. Vogliamo che il Consiglio dei Ministri, nel definire la legge di Bilancio, assuma questo impegno”.

Camusso aggiunge che “molte questioni non hanno ricadute immediate sulla manovra 2018, ma dipendono da scelte politiche”. Per esempio “non c’è traccia dell’intervento per le pensioni di garanzia dei giovani, che non richiede un impegno di spesa immediato, ma la modifica di alcune norme, come quella che fissa in 1,5 volte l’assegno ricevuto per avere diritto ad accedere ad una pensione”. Infine, il segretario generale della Cgil ha ricordato i problemi relativi all’Ape sociale e alle domande già presentate, per i quali “non ci pare che siamo nella direzione di dare delle risposte”. Medesimo giudizio per quanto riguarda le questioni dei contratti a termine e continuità lavorativa, e le donne lavoratrici.

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