“Non c'è dubbio che l'andamento del prodotto interno lordo ha cominciato ad andare intorno all'uno per cento invece di essere allo zero virgola. Ciò vuol dire che ci sono situazioni nel paese dove si respira un po' di più. Ma per noi, l'indicatore è sempre un altro, cioè l'occupazione. I dati dicono che abbiamo oltre 3 milioni di disoccupati, tra i giovani sfiguriamo rispetto a tutti i paesi europei”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Susanna Camusso rispondendo alle affermazioni ottimistiche del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan dalla festa Fiom a Firenze che si è conclusa ieri sera a Firenze.

“Continuiamo ad assistere – aggiunge la dirigente sindacale (qui l’intervento completo trasmesso da RadioArticolo1) a una politica assente dal punto di vista gli investimenti pubblici e privati. Lo dico perché questo è il governo che dice sempre che gli investimenti li devono fare le imprese, come se loro amministrassero un condominio invece che un paese. Se dovessimo giudicare la condizione sociale del paese – osserva ancora – il pensiero delle persone normali è che non siamo fuori dalla crisi e che ci sarebbero molte politiche da fare. Non abbiamo sfruttato una corrente di ripresa che invece ha riguardato altri paesi europei, né altri indicatori economici come il prezzo del petrolio in calo”.

Oltre a sottolineare l’importanza della manifestazione di sabato scorso contro i voucher, Camusso ha voluto ricordare il Piano del lavoro della Cgil: “Torniamo sempre su questo tema a noi caro: la scelta di investimenti pubblici e la decisione di essere gli attori di una ripresa economica, anziché semplici contabili di indicatori peraltro determinati prevalentemente da iniziative di altri come l’Unione europea o gli Stati Uniti”.