"Dopo aver attuato un piano industriale che esclude la presenza di Atitech dal perimetro della nuova Alitalia, ad oggi non si intravede una soluzione che garantisca occupazione e futuro produttivo". E' quanto si legge in una lettera che Filt Cgil, Fit Cisl e Uilta Uil hanno inviato oggi alla Regione Campania.

"Negli ultimi giorni - spiegano - si aggiunge un ulteriore tassello significativo di smantellamento della presenza della nuova Alitalia/Cai su Napoli. Ci riferiamo al fatto che, ad appena quattro mesi dall’entrata in vigore della nuova Alitalia/Cai, già si ipotizza la chiusura della sede presente nel centro Direzionale con conseguente ulteriore perdita di occupazione e attività lavorativa".

Inoltre, ricordano, ci sono lavoratori posti in cigs e mobilità  a zero ore, pur non avendo l’età pensionabile, e che al termine della stessa non rientreranno al lavoro. Si tratta di ex adetti con contratto a tempo indeterminato, assunti da Alitalia/Cai con contratto a termine scadente il 13 luglio c.a. e che non sanno quale sarà il proprio futuro.

"A tale scenario - a loro giudizio - si aggiunge quest’assurda decisione che contraddice anche il Piano Industriale con il quale la CAI ha acquisito parte della vecchia Alitalia". Il piano industriale prevedeva la presenza su Napoli di 109 unità comprensive dello scalo di Capodichino più il Centro Direzionale e che le attività decentrate venivano confermate poichè non necessitano alcuna centralizzazione.

Le organizzazioni chiedono di intervenire "con la necessaria autorevolezza e determinazione nei confronti di Alitalia/Cai richiamando il Dott. Sabelli al rispetto degli impegni assunti con gli accordi sottoscritti in sede governativa e tra le parti sociali"

"Inoltre si ritiene non superfluo ricordare alla spettabile Alitalia/Cai che ha acquisito la Soc. Airone che, quest’ultima, ha beneficiato di risorse messe a disposizione dalla Regione al fine di favorire lo sviluppo delle attività di trasporto aereo presso l’aeroporto di Napoli-Capodichino".

Serve maggiore attenzione da parte dei vertici, concludono, "anche in considerazione della previsione del completamento del finanziamento previsto, consapevoli che le risorse messe a disposizione dalla Regione devono avere quale logica contropartita la tutela del lavoro e dell’occupazione del nostro territorio".