“Domani, martedì 17 luglio, si svolgerà in piazza Montecitorio un presidio delle lavoratrici e dei lavoratori dei call center per sollecitare interventi urgenti per un settore che sta attraversando un momento di forte difficoltà e che vede in serio rischio la sicurezza di migliaia di posti di lavoro”. Così annuncia una nota congiunta di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni che hanno inviato oggi una lettera al presidente e ai membri della X Commissione “Attività produttive, commercio e turismo” e alla VI Commissione “Finanze”, chiedendo un incontro urgente anche per discutere dell’emendamento all’articolo 52 del Decreto sviluppo, che, a parere dei sindacati, rappresenta un’imprescindibile proposta dalla quale poter partire per provare a ridare regole più chiare a questo settore.
 
L’eccezionale momento di crisi economica e l'aumento al ricorso alla delocalizzazione all’estero di quote sempre maggiori di lavoro stanno mettendo decine di realtà produttive presenti nel Paese in una situazione ogni giorno più complicata – recita la lettera congiunta –: “Quello dei call center è un pezzo della filiera delle telecomunicazioni che, in questi anni molto difficili per l’economia italiana, ha portato occupazione stabile per decine di migliaia di donne e uomini, spesso molto giovani e, ancora più spesso, in aree particolarmente svantaggiate sotto il profilo economico. Ora tutto questo rischia di crollare, aprendo un problema sociale prima che sindacale”.