“La Cgil esprime la massima preoccupazione per la persistente opacità degli strumenti derivati collocati dalle banche ai piccoli investitori, allo Stato centrale e alle sue amministrazioni periferiche. La mancata trasparenza su questi strumenti equivale a un ordigno di cui si ignorano sia il tempo che la potenza esplosiva e, quindi, i possibili danni”. Così Corso d’Italia in una nota della segreteria nazionale.

“Il governo – prosegue la nota – affronta la crisi continuando ad aumentare il prelievo fiscale e a tagliare la spesa pubblica chiedendo a tutti i cittadini pesanti sacrifici che diventano assurdi se le entrate fiscali e la riduzione dei servizi pubblici servono a pagare i conti di una gestione discutibile del debito pubblico, centrale e periferico, gestita anche attraverso l’utilizzo di prodotti derivati di cui si ignorano i rischi. Le banche vengono ‘aiutate’ a fronteggiare la crisi con iniezioni di liquidità, garanzie statali sulle loro obbligazioni ma nessuno si sta occupando di tutelare i risparmiatori che comprano dalle stesse banche prodotti opachi e intrisi di derivati occulti”.

La Cgil considera perciò “inaccettabile l’inerzia delle istituzioni preposte ad assicurare che i derivati e i prodotti finanziari che vengono venduti ai piccoli investitori, agli enti locali e allo Stato stesso, siano sottoposti a una normativa capace di garantire al contraente più debole la piena consapevolezza dei rischi di questi strumenti”.

“Spetta al governo e in primo luogo al ministero dell’Economia e delle Finanze – conclude la segreteria di Corso d'Italia – sbloccare il dispositivo regolamentare sui contratti derivati degli enti locali avviato quasi tre anni fa (e ancora congelato) che attraverso robuste soluzioni metodologiche garantiva la trasparenza di questi contratti attraverso una rappresentazione probabilistica della loro capacità di aumentare o ridurre i costi gravanti sugli enti pubblici. La medesima urgenza riveste il provvedimento che sempre tre anni fa la Consob aveva messo in cantiere per mettere in trasparenza i rischi dei prodotti finanziari venduti ai piccoli investitori attraverso gli scenari di probabilità. La rapida attuazione di questi provvedimenti aiuterebbe la credibilità delle istituzioni contrastando le troppe aree di opacità del sistema finanziario”.