Nell’incontro di stamattina (17 luglio) al Mise, Thyssen Krupp ha presentato un piano industriale irricevibile nel metodo e nel merito. E' quanto afferma in una nota Mario Bravi, segretario generale della Cgil dell'Umbria.

"Un piano industriale - a suo avviso -che di industriale ha davvero poco, perché prevede esclusivamente un taglio drastico sia in termini di dipendenti che di salario, scaricando così tutto il costo sociale soltanto sui lavoratori delle acciaierie e su un territorio già duramente colpito dal ridimensionamento del manifatturiero e dell’indotto. E’ un impostazione tutta basata sui tagli e sui ridimensionamenti, non c’è traccia di investimenti.Un’eccellenza produttiva come il polo siderurgico ternano non viene assolutamente valorizzata ma, al contrario, drasticamente penalizzata".

"Viene messa a repentaglio l’intera parte fusoria del sito e si dà per scontata la chiusura di un forno. Tutto ciò è inaccettabile anche per tutta la regione dell’Umbria che verrebbe duramente colpita se passasse questa logica devastante".

"Deve essere chiaro a tutti che il futuro produttivo, occupazionale e la stessa identità futura dell’Umbria sono legati indissolubilmente al futuro del polo siderurgico ternano. La salvaguardia e il futuro del sito di Terni è la priorità all’interno della vertenza Umbria su cui il sindacato confederale in maniera unitaria intende lanciare una forte e ampia mobilitazione per impedire ogni tentativo di ridimensionamento".

"Con questo spirito aderiamo alla manifestazione indetta dalla RSU dell’AST nell’ambito dello sciopero di 8 ore di venerdì 18 luglio. Invitiamo tutte le strutture della CGIL, i delegati e le delegate dei posti di lavoro di tutta la Regione dell’Umbria insieme alle leghe dello SPI a partecipare attivamente alla manifestazione che avrà inizio con partenza alle ore 9.30 di fronte agli stabilimenti dell’AST in viale Brin a Terni".